Salvini e DiMaio riusciranno a dare un governo all’Italia?
La domanda è impervia e ho deciso di affrontarla come sempre faccio in casi di di strettoie epocali in cui si scrive la Storia (cit.) e le opzioni devono essere valutate con equilibrio, competenza e comprensione profonda dello scenario macropolitico di riferimento: ho controllato le quote dei bookmaker inglesi. Ecco cosa potrebbe succedere secondo le agenzie di scommesse di quel posto in cui ignorano l’esistenza del bidet, mangiano da schifo, e si sono convinti a lasciare l’Europa per colpa di una maggioranza di tonti persuasi da amici di Putin su Facebook. Governo Salvimaio. L’alleanza giallo-verde con l’appoggio esterno di Berlusconi sembrava la più probabile fino a domenica, quando entrambi i faccioni in scena assicuravano fosse questione di attimi. Si è poi arenata sulla scelta del nome del Premier (Salvini insisteva per Achille Starace, Di Maio proponeva Justin Bieber) e al momento non è dato sapere se si riuscirà a chiudere su un nome di compromesso (Pino Portuense, un prof di economia domestica dell’Istituto “Meglio Miglio” di Biandrate). È dato a 10. Governo neutrale. Il Governo del Presidente sembra un’eventualità remota perché dovrebbe basare le proprie fortune su un Parlamento imbottito di scappati di casa che al massimo sanno distinguere la buvette dal bagno e purtroppo non sempre. Mattarella comunque tiene in caldo l’ipotesi e a tal proposito avrebbe sondato l’esercito per un colpo di Stato gentile che lo innalzi al potere supremo col nome di Canuto I. L’esercito pare abbia risposto: «Mammagari». È dato a 4,5. Elezioni. Tornare alle urne solo perché questa pletora di incapaci (votati da due italiani su tre) diventi ancora più ampia e possa incartarsi in modo anche più spettacolare è quel che ci meriteremmo. Oltre che essere invasi da San Marino. È dato alla pari. Buon divertimento.