Bruciò la fidanzata e gli tolgono l’ergastolo: perché?
IN SECONDO GRADO, LA PENA INFLITTA AVINCENZOPADUANOÈSTATARIDOTTA A30ANNI DI CARCEREELOSTALKINGÈ STATO “ASSORBITO” NEL REATO DI OMICIDIO
Durante le indagini si raccolgonoelementi di prova che non possono essereusaticontrol’imputato, inquanto le prove vere e proprie si formano durante il processo. Tuttavia,
se l’imputato chiede il giudizio abbreviato, può essere giudicato sulla base dei risultati delle indagini:
se il giudice accoglie la richiesta, la sentenza si fonderà sui risultati che il Pmha acquisito indagando. L’imputato, dunque, rinuncia a essere processato, facendo così risparmiare tempo e denaro. Incambio, sesaràcondannato, la sua pena verrà ridotta fino a un terzo di quella che gli verrebbe inflitta se non ricorresse a questo rito speciale. Per esempio, se il reato per cui si procede è punito con l’ergastolo, di norma
la pena viene convertita in 30 anni di reclusione, anche se il giudice non è obbligato a farlo,
ove la gravità del reato sia tale da renderla iniqua.
L’omicidiopremeditato e aggravato è punito con l’ergastolo, specie quando concorre con altri reati,
il che consen- te al giudice di applicare ugualmente l’ergastolo, anche se procede con il giudizio abbreviato. Se, tuttavia, come nel caso di Vincenzo Paduano, i giudici di secondo grado escludono uno dei reati satellite che hanno concorso alla determinazione della pena, in questo caso lo stalking, la conseguenza inevitabile è la sua diminuzione.
La sola riduzione possibile dell’ergastolo è, appunto, la sua conversione in30anni di reclusione:
un periodo di tempoabbastanza lungo da indurre chi sia capace di farlo a riflettere sulmale fatto e a pentirsi davvero.