Salva il tuo bimbo dai pericoli di casa
AVOLTEBASTAUNPO’ DI GHIACCIO, IN ALTRI CASI BISOGNA ESSERE PRONTI A INTERVENTI PIÙ IMPEGNATIVI INATTESADEI MEDICI. ECCOUNAMINI- GUIDA DI PRIMO SOCCORSO
Unabimbadi treannièmorta per un acino d’uva finito nelle vie respiratorie: è accaduto a inizio maggioa Vimercate, in Brianza. A Torino, un’ altra bambina di due anni è morta per emorragia cerebrale. Vomitava e non mangiava più, dopo essere caduta dal lettino due giorni prima. Inizialmente, i sanitari le avevano diagnosticato solo una gastrite virale. La bambina in seguito è peggiorata e un trasferimento d’urgenza all’ospedale infantileRegina Margherita non è bastato a salvarle la vita. Al di là dell’ipotesi, per il secondo caso, di malasanità, sono purtroppo due esempi del prezzo che i più piccoli pagano agli incidenti domestici. Secondo i dati dell’Emur (Assistenza Emergenza Urgenza Ministero della Salute), muoiono così ogni anno più di cento bambini fino ai 14 anni: l’ultimo datodel2012èdi 148 piccole vittime, 95 maschi e 53 femmine. Ma quali le situazioni più a rischio? E come comportarsi per salvare nostro figlio? Abbiamo preparato una mini- guida con l’aiuto di Antonino Reale, primario di Pediatria dell’emergenza dell’Ospedale pediatrico del Bamb in Gesù di Roma, e di Marcello Ferruzzi, del centro Antiveleni del Niguarda di Milano.
Attenti a quel che si ingerisce
Dalla mozzar el lina al piccolo ingranaggi odi un gioco, alle pile: quando il cibo o un piccolo oggetto raggiungono le vie aeree, si corrono due pericoli. Il primo è l’ostruzione parziale: il bambino può avere tosse, alterazione della voce, difficoltà respiratoria, ma riesce comunque a piangere e a parlare. In questi casi dovete evitare di rimuovere con le dita il corpo estraneo dal cavo orale con il rischio di spingere il corpo estraneo più in basso o iniziare le manovre di disostruzione, con il rischio di produrre un’ostruzione completa. Provate invece a tranquillizzare il piccolo, invitatelo a tossire e portatelo in tempi brevi al Pronto soccorso. Il secondo caso è l’ostruzione completa: il bambino non riesce a piangere, tossire o parlare e diventa cianotico. Allora dovete allertare immediatamente il 118 e, nell’attesa, iniziare le manovre di disostruzione delle vie respiratorie( vedi box in basso). Niente pacche dorsali però se sospettate che il bambino abbia ingeritopile abottone, oggetti magnetici oppure taglienti e/o appuntiti.
Veleni domestici
Medicinali, detersivi, prodotti per la pulizia della casa, anche le piante: sono tutti agenti potenzialmente perico
losi per i bimbi che iniziano a gattonare e a camminare alla scoperta del mondo. La prima regola è rendere inaccessibili ai piccoli farmaci e prodotti pericolosi edevitaredi tenere in casa o sul balcone piante tossiche o irritanti. In caso di ingestione non dovete, poi, commettere
dueerrori comuni: indurre il vomito oppure som--
ministrare sostanze nella speranza di annullare la tossicità di ciò che è stato ingerito (tipo latte o succo di limone). Contattate invece subito un centro antiveleni e sostanza assunta, quantità, sintomi del bambino.
spiegate inmaniera chiara e precisa l’accaduto: Cadute e traumi
Cadere dalle scale o dal lettino o inciampare nel tappeto di casa può capitare. Le conseguenze vanno dal
banale livido sulla gamba, che potete trattare con un po’ di ghiaccio, al trauma cranico. In questo caso, se il bambino perde coscienza, mostra difficoltà nella deambulazione o sonnolenza, non muovetelo dalla posizione in cui si trova e chiamate immediatamente il 118. In presenza di sintomi sospetti comemal di testa forte, tumefazione molle alla testa, vertigini, nausea, vomito, irritabilità, o se il piccolo soffre di disturbi della coagulazione o sta assumendo anticoagulanti, dovete invece portarlo al Pronto soccorso. Se invece il bimbo sta bene e ha solo un “bernoccolo”, mettetegli su del ghiaccio e osservatelo a casa, anche nei succesividue-tregiorni.
Ferite ed escoriazioni
Impossibile evitare i piccoli incidenti da gioco, co mele“classiche sbucciature” alle ginocchia o qualche taglio. In questi casi, lavate la ferita con acqua
e sapone senza strofinare, rimuovendo il materiale estraneo presente. Quindi risciacquate per alcuni minuti con acqua corrente e comprimetela ferita con garze o un panno pulito per qualche minuto, per arrestare il sanguinamento. Chiamate o portate il bambino dal medico, invece, se il sangue continua a uscire o se la ferita è profonda.
Ustioni e folgorazioni
Occhio alle pentole piene di acqua bollente, al forno, e anche alle prese o ai cavi elettrici, perché tutti gli impianti dovrebbero oramai essere a norma, manon sempre ciò accade nella realtà. In caso di ustioni o folgorazioni, spegnete le fiamme e allontanate il bambino dalla fonte elettrica staccando la spina o usando oggetti isolanti, quindi rimuovete i vestiti, se non sono incollati alla pelle, non utilizzate ghiaccio ma raffreddate la parte con acqua fredda (8-15 °C). Portate il bambino al Pronto soccorso se: sono presenti “bolle d’acqua”; l’ustione è estesa; nei giorni successivi compaiono segni d’infezione (calore, rossore, dolore e gonfiore); le ustioni sono chimiche o elettriche; c’è stata inalazione di fumi.