Balotelli torna in Nazionale: ma è maturato?
È STATOCONVOCATODAL CTMANCINI, QUATTRO ANNIDOPOL’ULTIMAPARTITACONGLIAZZURRI
Il punto è questo: un calcio ancora legato al recuperodiBalotelli, che ormai vaper i 28anni, èuncalcioin ipossiemia che non riesce ad arrivare, o non vuole farlo, all’ossigeno. Marioeraerestaun’ipotesidicampione immerso in un’atmosfera addirittura enigmatica; secondo alcuni, solo un gran fisicoconunottimo tiro; per altri, un talento inespresso e certamente ridotto dall’evidente eccentricità, un ragazzone attualissimoin cercadi affermazione anche e soprattutto sui social; in una parola, un irrisolto. A Balotelli, però, non si può non voler bene. Cesare Prandelli parlando di lui ha spesso ripetuto che «in fondo, a differenza di quell’altro (non dirò chi) è un buono». OraMancini, che lo spedì in campo per la prima volta a Torino su consiglio di Mihajlovic, suosecondoall’Inter (lostessoMihajlovic che suggerì aBoskovdi far giocare Totti e qualche anno più tardi puntò sul sedicenne Donnarumma); Mancini il ct, dicevo, vuolenuovamente tentarneil rilanciopoichéèconvintoche
il nostro calcio non esprima attaccanti molto più forti di lui. Mario è una scommessa e una suggestione in primo luogo giornalistica, per ilmomento: dall’Europeo inGermania uscì benissimo; dal Mondiale brasilianomalissimo e inoltre inviso algruppo degli “anziani”, un gruppo che oggi
non c’è più. Ilcalcioèspesso irrazionale come Balotelli e come Balotelli non tollera i pregiudizi. Da qui, l’augurio che riesca finalmente a sorprenderci per più di due partite di fila.