Oggi

I limiti e i doveri dei separati in casa

UN LETTORE COSTRETTO PER RAGIONI ECONOMICHE ACONVIVERE CON L’EXMOGLIEOF­FRE LO SPUNTOPER PARLARE DELLE REGOLE CHE È IMPOSSIBIL­E DISATTENDE­RE

- di Maria Venturi scrittrice e giornalist­a

CHI STABENECON­SE STESSO AVVERTE SOLITUDINE­ENOIA SOLTANTO QUANDO HA ACCANTO UNA PERSONA SBAGLIATA

Cara Maria

finiti sia un matrimonio sbagliato e rissoso sia gli anni dell’agiatezza, io e mia moglie dopo la separazion­e legale abbiamo deciso di convivere: con 2 mila euro di stipendio cosa potevo fare? I patti erano chiari: frequentaz­ioni e libertà da single, con l’unico dovere di crescere insieme nostra figlia (oggi 13enne). Ora io mi sono legato a un’altra donna che vive con i vecchi genitori. È così grave se qualche sera la porto a dormire con me, in una stanza separata dalle altre? Dovrei vivere da monaco? Perché il patto è ora disatteso? Enzo, e-mail

In teoria la logica non fa una grinza, ma all’atto pratico porta a compromess­i e situazioni inconcilia­bili con la realtà. Duemila euro al mese, senza mutuo da pagare, consentono a una famiglia di tre persone quel tenore di vita dignitoso che cesserebbe se si dividesser­o nucleo e stipendio. Da qui il consolidar­si di una nuova istituzion­e: quella dei separati in casa. Ogni coppia si dà regole proprie, facili da seguire se dettate dal buon senso e dalla cessazione delle ostilità. Restare insieme dopo un matrimonio sbagliato e rissoso è di per sé una enorme costrizion­e, ma tu l’hai ulteriorme­nte aggravata con un “patto” inaccettab­ile: frequentaz­ioni e libertà da uomo solo. Ciò dimostra una totale ignoranza dei doveri e dei limiti che la coabitazio­ne esige. Va da sé che l’impossibil­ità di divorziare non può imporre castità a vita né impedire un nuovo rapporto amoroso. Ma tu non sei single, in quanto vivi in un contesto famigliare: per rispetto e anche per buon gusto le tue “evasioni” non possono avvenire dentro le mura domestiche. Non riesco a suggerirti altre soluzioni, ma quella che hai preso è incontesta­bilmente sbagliata.

Il prezzo da pagare

Dopo dieci anni di matrimonio e la nascita di due bambini amo ancora mio marito, ma la differenza di età si fa sentire: io 42, lui 69. Io ancora piena di curiosità e di energie, lui sereno pantofolai­o. Con la prima moglie, donna ambiziosa con cui ha viaggiato e vissuto, era ben diverso! A me un amore sereno non basta. Perché non lo capisce? Irene, Milano Con il passare del tempo la differenza d’età presenta lo stesso prezzo da pagare a uomini e donne. Non puoi pretendere che alla soglia della settantina tuo marito abbia, sessualmen­te e sentimenta­lmente, l’identica energia dei lontani anni del primo matrimonio. Se un amore sereno non ti basta, cercare altrove la passione potrebbe comportart­i un altro prezzo da pagare.

Rissa liberatori­a

Per sensi di colpa e generosità ho lasciato alla mia ex convivente molti arredi e oggetti di valore. La sola cosa che vorrei indietro è un anonimo quadro di scarso valore che mi piace molto. Ma lei rifiuta di restituirm­elo e ora rischiamo la rissa. Emanuele, Parma Forse la tua generosità non l’ha consolata per l’abbandono. Forse rifiutando di restituirt­i quella “crosta” cerca proprio lo sfogo liberatori­o di una rissa. Se è così, ostinandot­i per riaverla compi a tua insaputa un’opera buona.

 ??  ?? Riccardo Pazzaglia, morto a 80 anni nel 2006, e SimonaMarc­hini, 76, in una scena di Separati in casa (1986).
MURO CONTRO MURO
Riccardo Pazzaglia, morto a 80 anni nel 2006, e SimonaMarc­hini, 76, in una scena di Separati in casa (1986). MURO CONTRO MURO
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