Oggi

«Abbiamo solo 19 anni di differenza»

COSÌ INSEGNA A CECE A FARE I TUFFI

- Marianna Aprile

Michelle Hunziker, 41, con la figlia Aurora. «Abbiamo solo 19 anni di differenza, un rapporto di grande comunicazi­one, abbiamo fatto un percorso di crescita insieme», racconta Michelle. La conduttric­e ha altre due figlie, Sole e Celeste, avute dal marito Tomaso Trussardi.

raccomanda­ta e, soprattutt­o, per i paragoni con la bellezza di mamma. Ha inciso tutto questo nel vostro rapporto? «Affrontare insieme queste pressioni ci ha unite tanto. Abbiamo solo 19 anni di differenza, un rapporto di grande comunicazi­one, abbiamo fatto un percorso di crescita insieme. Io ho sempre cercato di convincerl­a che il giudizio degli altri non è importante, se sono persone che non ti conoscono. Le ho insegnato che l’unico giudizio che conta è quello di chi ti ama. Ovvio che durante l’adolescenz­a sia stata tosta per lei avere a che fare con i confronti con me: vai in spiaggia in costume e ti ritrovi ricoperta di cattiverie inaudite, proprio mentre sei nell’età dello sviluppo... Sono cose che segnanoma che allo stesso tempo ti fortifican­o. Oggi Auri, a 21 anni, è una ragazza molto più forte rispetto a chi quegli attacchi non li ha subiti neanche in una vita intera». Lei si è mai sentita in colpa per il fatto che, in fondo, Aurora li subisse solo perché figlia sua? «No, perché io le ho sempre fatto vivere una vita normale, cercando di farle notare soprattutt­o i lati positivi del fatto di esser nata figlia mia e di suo padre. So che è una vita che non ha scelto, ma è pur sempre una vita da privilegia­ta. Quando aveva momenti di sconforto le dicevo: “Senti, amore mio, ci sono sicurament­e lati negativi, ma guarda quanto sei fortunata, quanti stimoli e possibilit­à hai, quanto sei amata dai tuoi genitori”. Sapevo che alla lunga sarebbe diventata la sua forza. Ho sempre cercato di farle capire che la vita è come la matematica: non c’è un solo essere umano che abbia un conto tutto positivo, ci sono i più e i meno. E poi lei è cresciuta avendo davanti il mio esempio, che dimostra che è meglio beccarsi tutte le difficoltà quando sei piccolo, perché ti fortifican­o e ti danno un approccio pragmatico alla vita. Io ringrazio il cielo di aver avuto un’infanzia difficile e poco serena, perché grazie a questo non mi sono mai aspettata chissà che dalla vita e quello che arrivava perme era sempre un regalo. Questa è la visione che ha anche Aurora oggi. E se continua a esserci qualcuno che la giudica e la attacca non importa, perché ha talmente tante fortune che va bene così». Fa parte della “matematica della vita”. Più difficile accettare quanto Aurora ha raccontato al

Corriere della Sera qualche settimana fa, cioè che da un anno vive con la scorta perché qualcuno ha minacciato di sfigurarla con l’acido. «Èstata la cosa più pesante che abbia vissuto da quando è nata ( la sua voce si incrina, trema, diventa quella - inconfondi­bile - di una madre impaurita, ndr). Ho subìto tanti episodi di

stalking, e proprio per combattere quotidiana­mente contro la violenza dieci anni fa con Giulia Bongiorno abbiamo fondato Doppia Difesa. Nessuno ci pensa, ma quando aiutiamo queste donne, anche quelle che sono in pericolo di vita, io e Giulia ci ritroviamo ad avere i loro ex che ci si scagliano contro. Ma nel caso di Aurora è stato diverso. Quando arriva un tentativo di estorsione e l’oggetto che si vuole colpire è tua figlia, cambia tutto. Sono stata malissimo, poi ho deciso che non dovevo più preoccupar­mi ma occuparmen­e. Con Aurora ci siamo guardate negli occhi e ci siamo chieste: “Ma noi vogliamo davvero vivere nella paura?”, la risposta di entrambe è stata un no. Quindi le ho messo una guardia del corpo accanto 24 ore su 24, che è un grande deterrente perché le statistich­e dicono che chi compie attacchi con l’acido li mette a segno nel momento in cui la vittima è da sola». Come è cambiata la vostra vita? «Proprio per quel principio secondo cui la vita funziona come la matematica, questa cosa negativa ha dato ad Aurora la forza e la determinaz­ione di cambiare stile di vita. Ed è stato un bene, perché ha iniziato a fare tanto sport, concentrar­si a studiare per questo mestiere, a non andar più in giro per discoteche, ha preso inmano la sua vita da adulta, tirando fuori il meglio da questa situazione. Io davvero sono orgogliosa ed esterrefat­ta di quanto mia figlia sia cambiata in positivo e in così poco tempo». Da madre, ha dovuto trovare il coraggio da dare a sua figlia. Ma lei come se l’è dato il coraggio di affrontare una simile minaccia? «È successo tutto a maggio dell’anno scorso. Sono arrivate due mail uguali, una a Doppia Difesa e una sull’indirizzo dell’agenzia che mi segue. Erano profession­isti, perché sapevano esattament­e cosa fare per non farsi beccare. Me lo avevano scritto anche nelle mail: denuncerai e farai bene a denunciare, ma non ci individuer­ete e, se non ci pagherai, domani o tra un anno o tra dieci anni butteremo l’acido in faccia a tua figlia. Volevano che pagassi in bitcoin, la criptovalu­ta che si usa su internet. È stato unmomento terribile. Mi sono rivolta subito alla Polizia Postale e ho cercato di capire cosa fare. Hanno indagato a fondo e a lungo, hanno capito che è un’organizzaz­ione internazio­nale di delinquent­i che lo fa abitualmen­te ma purtroppo non è stato possibile risalire a un no

me o una mail». Ha preso in consideraz­ione la possibilit­à di pagare? «In quei momenti le pensi tutte, loro giocano sulla paura. Ma alla fine ho deciso che non avrei pagato, perché mi sarei resa ricattabil­e per tutta la vita e avrei reso ricattabil­e anche Auri. A distanza di un anno, sia io sia lei ci pensiamo sempremeno, proprio perché abbiamo deciso di occuparcen­e invece che di preoccupar­cene. Però Aurora ha fatto bene a parlarne, per far capire che il rovescio della medaglia c’è sempre, per tutti. Magari serve a far capire, a chi giudica senza pensarci, che ciascuno di noi ha le sue difficoltà. Detto questo, noi andiamo avanti». Nonostante le critiche. «Neanche Gesù, che era Gesù, piaceva a tutti, ed è stato crocifisso. Figurarsi se mi stupisco per le critiche a noi». Nei giorni scorsi ha postato una foto con Aurora neonata. Nostalgia di quando era piccola? «Ci sono tanti modi di essere sui so-

cial: c’è chi ne fa un mestiere, chi si fa vedere in cucina o mentre fa fitness. È il bello di questi strumenti, che per i giovani sono anche un modo per trovare lavori alternativ­i, mostrare creatività e intraprend­enza. Per me, però, i social non rappresent­ano nessun tipo di entrata economica, perché faccio un altro lavoro e da subito ho deciso di usarli solo come finestra per le mie emozioni positive. Quindi, se ritrovo una foto che mi emoziona, la pubblico. È unmodo per creare un legame di empatia con le persone». Tornando al lavoro, è vero - come hanno scritto - che in estate condurrà la trasmissio­ne di Canale 5 dedicata ai Mondiali di calcio? «Quest’anno ho avuto il Festival di Sanremo, Striscia la notizia e ora Vuoi scommetter­e? Faccio volentieri un po’ di vacanze…». Lo sa che è mezz’ora che parliamo senza lambire la questione del suo prossimo figlio? Non lo considera anche lei un record? ( ride di gusto, ndr) «Il prossimo figlio lo lascio nelle mani del Signore. È da un po’ che lascio fare alla natura e sono serena. Ho tre bellissime figlie, che non mi impegnano poco, e se dovesse arrivare un’altra bimba o un bimbo sarebbe una benedizion­e e una gioia immensa. Però se non arriva entro un annetto chiudo i battenti e va bene così. Anche se il mio ginecologo mi dice che sono ancora giovane, io sono dell’idea che ogni melone ha la sua stagione. Ho avuto Aurora a 19 anni, per tanto tempo non ho fatto figli. Poi ne sono arrivate due di seguito e, se fosse per me, ne farei altri dieci, perché sono innamorata dei bambini: ti sderenano ma ti danno una carica… Però non mi voglio ostinare. Se arriva bene, se non arriva va bene lo stesso. La mia felicità è già tonda, la matematica della mia vita torna così com’è».

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