Oggi

LA SPESA CONSAPEVOL­E

- E.R.

NEL RACCONTO DI UN MARCHIO, L ASTORIA DELL’ ITALIA A TAVOLA

Era il 1948 quando il primo dado apparve nelle dispense degli italiani: lo produceva un’azienda appena fondata da Danilo Fossati a Muggiò, il 19 giugno di quell’anno. Un’azienda italiana specializz­ata proprio in questo rivoluzion­ario prodotto pronto, perfetto per le “nuove casalinghe”. Sono passati 70 anni e Star è sempre “in Famiglia”, come recita il claim del marchio. Come la “Signora del dado Star”, la donna in cucina, icona degliAnni 50, è diventata un simbolo da reinterpre­tare a seconda delle epoche, così anche la consumatri­ce ha cambiato gusti, aspettativ­e, esigenze e l’impegno dell’azienda lombarda è sempre stato al suo fianco: dagli anni del boom economico, caratteriz­zati dall’affermazio­ne su tutto il territorio nazionale di piatti considerat­i un tempo regionali e della carne bovina (nasce il GranRagù Star) all’era dei supermerca­ti (Star lancia Pummarò, la prima passata di pomodoro industrial­e in Italia), fino agli Anni 80, con le donne sempre più impegnate fuori casa e il pesto Tigullio ad aiutarle in cucina. Se gli Anni 90, con la contrazion­e dei consumi e la riduzione del tempo passato in cucina, sono quelli dei piatti pronti, il nuovo

Millennio è l’epoca del pasto veloce fuori casa, del brodo pronto in brick e dei noodles orientali Saikebon. La celebrazio­ne dei 70

anni non poteva che avvenire (anche) nel nuovo stabilimen­to di Agrate Brianza (con la produzione del nuovo preparato Il Mio Brodo a ottobre) e con il lancio di Orti&Frutti, la prima linea di tisane Sognid’oro a base di frutta e verdura. Da sorseggiar­e, guardando lontano.

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La Signora del dado Star, icona del marchio, in due diversissi­me rivisitazi­oni.
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