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MARIA VENTURI

“QUASI” AMANTE O FURBA TENTATRICE, È LA DONNA CHE SI FIONDA SUL MARITO FRUSTRATO E INDECISO GUIDANDOLO VERSO LA ROTTURA. MA POSSIAMO DIFENDERCI

- di Maria Venturi scrittrice e giornalist­a

Cara Maria lo sto vivendo sulla mia pelle: i periodi neri, anche quando finiscono, lasciano sempre un segno nella vita di coppia. Io e mio marito ci siamo ritrovati esausti, litigiosi, spenti anche sessualmen­te. Persino il colpo di fortuna di un ritrovato e migliore posto di lavoro si è rivoltato contro: lì ha infatti rivisto una collega con cui, quattro anni prima di conoscermi, era stata fidanzato. Lo vedo ringalluzz­ito, torna a casa sempre più tardi, siamo arrivati alle “cene di lavoro”… Il solo modo per dargli uno scossone e una lezione è rimandarlo dai suoi genitori. Michela, e-mail

Iperiodi neri sono la dichiarazi­one di guerra della cattiva sorte, un corpo a corpo contro l’incessante attacco di ostacoli, problemi, contrariet­à e imprevisti. Tutto va storto e tutto può succedere, anche il peggio. Non sempre la coppia regge, ma anche quelle che ce la fanno si ritrovano nello stato d’animo che tu, Michela, descrivi.

Èvero, i periodi neri lasciano il segno perché la qualità della vita a due ne esce degradata e tutte le energie si sono esaurite per non far crollare il matrimonio. Accade la stessa cosa anche in seguito a un tradimento o a un episodio che ha leso la dignità di lei o di lui. Ma a guai finiti inizia il dopoguerra. Nel tuo caso è l’impegno e la volontà di ricostruir­e quello che è stato eroso.

Ti sconsiglio vivamente di rimandare tuo marito dai genitori: non avvertireb­be certo né la mancanza di una compagna spenta ed esausta né di silenzi rotti da scontri e litigi. Nel frattempo ha trovato una ex che lo capisce e lo consola. Allarme! Quasi sempre è l’irruzione di un’altra donna, amante o aspirante tale, a trasformar­e la separazion­e temporanea in rottura definitiva. Non credo sia quello che tu vuoi, Michela: perciò dai lo scossone a te stessa e non arrenderti senza avere almeno tentato di lottare.

Una reazione allarmante

La conosco un mese e mezzo fa, simpatizzi­amo subito, comin- ciamo a vederci e si profila l’inizio di un rapporto più stretto. Ma l’altra sera, al ristorante, accade qualcosa che mi gela: l’educata e brillante donna in carriera, che tanto mi piace, allontana un ragazzo di colore che offre una rosa con unmoto d’ira e un insulto irriferibi­le. Che dire? Simone, e-mail Io credo che nessun bambino sogni di ritrovarsi da grande a sopravvive­re in un Paese straniero chiedendo un euro di elemosina in cambio di una rosa. Per principio o per razzismo si può negare, ma gli insulti e il moto d’ira sono inaccettab­ili.

Accaniment­o materno

Il bellissimo rapporto che ho creato con la bambina di sette anni nata dalle prime nozze di mio marito è diventato un problema per la sua ex (risposata e spesso in viaggio). Questa donna non sopporta più che sua figlia corra felice a casa nostra, mi adori, mi chiami mamma bis. E ora ha assunto una tata a cui affidarla quando non c’è: per inciso è assente anche quando non viaggia. Evviva le seconde mogli gelose e matrigne! Carmen, Roma Evviva le seconde mogli che si prendono cura dei figli di primo letto senza diventare competitiv­e e ipercritic­he “mamme bis”.

IL VERO PERDONO È SIMILE ALLA VECCHIAIA: ESIGE POCA MEMORIA E BUONA SALUTE DEL RAPPORTO RITROVATO

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