TRA AIUTI CONCRETI E NAVI RESPINTE, COSA SUCCEDE AI MIGRANTI?
Al momento di andare in stampa, risultavano presenti nel Mediterraneo queste navi appartenenti a Ong (organizzazioni non governative senza fini di lucro). Lifeline: bandiera olandese, proprietà dell’omonima Ong tedesca. È stato il caso più spinoso: Salvini aveva fatto sapere che non intendeva farla approdare a un porto italiano, da bordo gli avevano scritto un tweet polemico. Non li voleva la Spagna e neanche la Francia. Trasporta 234 migranti: il premier Conte ha annunciato che è stato deciso di farla attraccare a Malta e i migranti saranno divisi tra i Paesi Ue. Seefuchs: proprietà della Ong tedesca Sea-Eye battente bandiera olandese, è attraccata alla Valletta. Gli olandesi dicono di non saperne niente, i maltesi stanno controllando. Open Arms: della spagnola Proactiva, naviga al largo della Libia. «Abbiamo ricevuto sette, otto richieste d’aiuto». Aquarius: perso il braccio di ferro con l’Italia (i suoi 630 migranti sono stati accolti in Spagna) incrocia di nuovo al largo delle coste libiche. Alexander Maersk: cargo danese con 108 migranti. Prima sono stati fatti sbarcare una donna con dei bambini, poi la nave è rimasta al largo di Pozzallo. Nella notte tra il 25 e il 26 giugno, il cargo ha ricevuto il permesso di attraccare nel porto siciliano.
Quindi? Domenica c’è stato un vertice informale, con spagnoli, francesi e tedeschi e, per noi, il premier Conte. L’Italia ha presentato un progetto in dieci punti il cui succo è: i migranti che sbarcano in Italia, non sbarcano in Italia, ma in Europa. Passasse questo principio... Ma finora sono tutti fermi sulle loro posizioni e Macron continua ad attaccare Salvini.
Che accadrà? Salvini è andato in Libia per convincere il premier Al-Serraj ad aprire dei campi laggiù. I libici lodano la chiusura dei porti italiani, ma non vogliono campi da loro. Intanto, mentre i francesi continuano a criticarci, s’è saputo che Parigi versa al Fondo europeo per l’immigazione 3 milioni. Roma 102.