Se l’autostima manca possiamo impararla
ASCOLTIAMO E COMMENTIAMO L’ESEMPLARE “LEZIONE” DI UNA LETTRICE. SCOPRIRE IL VALORE DI SÉ È UNA GRAN DIFESA CONTRO SOPRUSI, ERRORI E COMPROMESSI
Cara Maria sono cresciuta con una madre pessimista e depressa: non ce la farai, non è per te, sarai bocciata… A 18 anni pesavo 70 kg, a 20 ho avuto il primo di tre rapporti sbagliati e otto mesi fa, a 29, ho lasciato un medico 32enne che sembrava davvero innamorato dime: avevo paura che fosse lui a lasciarmi. Ma ora è tornato: mi ama davvero. E ho cominciato a guardarmi con i suoi occhi: io valgo perché sono sensibile, intelligente e onesta. E sto cominciando a prendermi cura anche del mio aspetto fisico…
Elisabetta, e- mail
Iprimi due ragazzi, due bulli, sono stati con te per scommessa e il terzo era un uomo sposato in cerca di evasione: ma tu non eri in grado di capire. L’autostima non è un dono di natura, non spunta con i dentini e non cresce con la statura: andrebbe inculcata nei bambini con la stessa cura e lo stesso incoraggiamento con cui gli si insegna a muovere i primi passi. Molti genitori ne sono incapaci (anch’io ho molti sensi di colpa) e a te è capitata unamadre depressa che ti ha addestrata a non osare e non reagire mai.
Il considerarsi donne senza valore priva della più efficace arma di difesa contro rapporti azzardati, compromessi inaccettabili, soprusi ignobili. I comportamenti delle vittime possono diventare schizofrenici: si passa da fiducia cieca a diffidenza totale, da ribellioni istintive a rassegnazione senza limiti. Ma ci si sente comunque inadeguate e immeritevoli.
Non a tutte capita la fortuna di incontrare un uomo che scorga qualità talmente ignorate da essere invisibili. Ma l’autostima si può imparare da autodidatte. E qui mi rivolgo a conviventi e mogli che si sentono nullità: riflettano su tutto quanto di buono hanno fatto, come l’aiuto dato al partner, le soluzioni trovate, le iniziative prese, il tempo investito. È forse il niente che credono? Prendere consapevolezza del proprio valore è il primo passo per alzare la testa ed esigere riconoscimenti e rispetto. La moglie devota, la madre premurosa e la nonna sempre disponibile non esiste più. Parlo di mia suocera: diventata vedova ed ereditata la sua quota, a ben 68 anni va in palestra, ha cominciato a viaggiare, veste in boutique e sembra rifiorita. Io e mia moglie siamo preoccupati e anche risentiti. Martino, e- mail Avreste preferito la vedova affranta e inconsolabile? A un’età non certo decrepita, questa donna si sta godendo con la sua quota di eredità evasioni e interessi che vanno oltre il fare la babysitter. Non posso condividere le vostre critiche. Mia cugina, giovane e bella, ha realizzato il suo sogno sposando un 40enne molto ricco che l’ha portata a vivere in un isolato agriturismo. Mi chiedo che razza di vita farà e come si godrà la ricchezza sognata… Susy, Terni Molti ricchi sgobbano e si affannano come dannati. Ma per chi ama i soldi, è più importante guadagnarli che goderli.
CAPIRE QUANDO È ILMOMENTO DI ARRENDERSI CI LASCIA LE ENERGIE PER IMBOCCARE UNA STRADA MIGLIORE