Alberto di Monaco
È nei guai per i traffici dei russi di Francesca Pierantozzi
C’erano una volta principi e principesse, poi sono arrivati gli italiani e infine i russi. E a Monaco sono iniziati i guai. Questa volta non si tratta di tradimenti, amori segreti o balli di gala, ma di imbrogli giudiziari, corruzione, inchieste e arresti che potrebbero arrecare al Principato e al suo principe Alberto non meno turbolenze delle tormentate cronache rosa di famiglia. Lo chiamano già “Monaco-gate”: un oligarca russo sospettato di aver messo al suo servizio l’intera Giustizia del principato, corrompendo magistrati e poliziotti. Sullo sfondo, una trasformazione quasi antropologica della Rocca, 38 mila abitanti dei quali oltre mille russi ormai residenti fissi. «Il russo è diventato un dialetto locale, più parlato dell’italiano», dicono i monegaschi doc.
I PROBLEMI DEI GRIMALDI
Proprio adesso che in casa Grimaldi sembrava regnare la pax sentimentale, con Charlène rilassata e addirittura scatenata durante ilGran Premio, i gemellini Jacques e Gabriella più biondi e sorridenti chemai, Stéphanie distesa e in tonica forma fisica, Carolinenonna felice ormai per la sesta volta (amaggio è arrivato Francesco, secondogenito di Beatrice e Pierre). Proprio adesso che sui Grimaldi il barometro sembrava indicare sereno stabile all’orizzonte si addensano dei nuvoloni. A preoccupare la real casa è un affaire che va avanti dal 2015, e che coinvolge l’oligarca russo Dmitri Rybolovlev, un patrimonio da 6,8 miliardi e dal 2011 presidente dell’As Monaco. Se la gestione “Rybo” ha fatto molto bene alla squadra (seconda quest’anno dietro al Psg e di nuovo in Champions League) e reso felice il principeAlberto, adesso in molti (a cominciare probabilmente dal Grimaldi regnante) sperano che il russo tolga il disturbo portando via con sé il sospetto che a Monaco, prima dei principi, regnino la corruzione, il riclaggio e l’opacità di tanti traffici. Tutto inizia nel gennaio 2015, quando Rybolovlev denuncia per truffa e riciclaggio lo svizzero Yves Bouvier, mercante d’arte e re dei porti franchi (dove i capolavori possono essere stoccati al riparo dal fisco). Il presidente dell’As Monaco ha acquistato da Bouvier 37 tele (tra queste otto Modigliani, sei Picasso, qualche Van Gogh e perfino il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci) per un totale di 2 miliardi di euro. Nemmeno il tempo di fare l’assegno, che il russo grida all’imbroglio: Bouvier gli avrebbe infatti fatturato900milioni di troppo, e così lo denuncia. E soprattutto inizia un lavoro di persuasione presso tutta la gerarchia poliziesco-giudiziaria del principato,
attraverso Tatiana Bersheda, la legale di Rybolovlev.
LE PRESSIONI SUI GIUDICI
L’avvocata organizza cene al Belle Epoque, il lussuosissimo attico di 2 mila metri quadri delmagnate russo, estende inviti a passare il fine settimana di sci nel sontuoso chalet del suo cliente a Gstaad, nondimentica un compleanno (che sia il ministro della Giustizia o il responsabile della Polizia), conosce in anticipo tutte le mosse della magistratura e a volte le incoraggia, comequando si tratta di “incastrare” Bouvier, invitato a casa di Rybolovlev e arrestato dalla Polizia sul portone. Forse troppo persino per il Principato. E infatti nel settembre del 2015 viene “licenziato” il procuratore generale di Monaco Jean Yves Dreno, che pochi giorni fa è stato indagato per attentato alla privacy. E Philippe Narmino, che ricopre la carica di direttore degli Affari Giudiziari (praticamente il ministro della Giustizia del Principato) è stato invitato ad andare in pensione nell’autunno del 2017 e ha passato alcuni giorni in stato di fermo. Prepensionato anche Régis Asso, capo della Polizia della Rocca. Insomma, è stata decapitata l’intera gerarchia giudiziaria del principato. Alberto, dal canto suo, avrebbe fatto sapere di non voler più essere fotografato accanto al presidente della sua squadra. Papà Ranieri, a suo tempo, era riuscito a liberarsi diOnassis e con lui di un bel gruppo di miliardari greci, considerati un po’ troppo ingombranti. Con i russi la vicenda rischia di essere più complicata. Ma non impossibile. I giornali sportivi, italiani e francesi, parlano con sempre maggiore insistenza di un imminente cambio di proprietà del Monaco. Il nuovo proprietario sarebbe un più rassicurante un principe saudita.