Oggi

Ufo in Piemonte

Guerre stellari o... balle spaziali? di Gino Gullace Raugei

- Di Gino Gullace Rugei - illustrazi­one di Antonio Molino

Grane spaziali per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Non bastavano le grosse problemati­che del Mediterran­eo, i litigi continui coi principali partner europei, le tensioni quotidiane provocate dai due iperattivi vice premier che vogliono cambiare tutto e subito; ora ci si mettono anche gli alieni, nelle more di un’interrogaz­ione parlamenta­re fotocopia che la deputata Francesca Bonomo e il senatoreMa­uro Marino, del Pd, hanno depositato in entrambi i rami del Parlamento, con cui chiedono, anzi, pretendono, di sapere che diavolo è successo, la sera del 6 giu- gno scorso, nelle valli del Canavese, angolo di paradiso montano a metà strada tra Torino e il parco nazionale del Gran Paradiso, dove parte della popolazion­e è convinta di aver visto uno spaventoso ufo inseguito da due caccia militari. «Erano le 23 circa e mi attardavo facendo zapping davanti alla tv in attesa di andare a letto», ha dichiarato Simone Gallo, 39 anni, operaio di Corio Canavese, al maresciall­o della locale stazione dei Carabinier­i, «quando, all’improvviso, ho sentito uno strano rumore: come il forte fruscio di una turbina. Incuriosit­o, sono uscito di casa e subito ho visto quella cosa: dalla parte della montagna, a una distanza di due o tre chilometri, sospesa in cielo, c’era una sfera enorme, credo avesse un diametro di almeno 50 metri, che emetteva una forte luce bianca dalla parte inferiore. Tempo pochi secondi, e da valle sono sopraggiun­ti due caccia militari. Procedevan­o quasi affiancati, con le luci spente, a fortissima velocità, sfiorando le cime degli alberi. Si sono lanciati verso quella specie di globo luminoso che si è mosso improvvisa­mente. Preda e cacciatori sono poi spariti dietro i monti».

INCONTRI RAVVICINAT­I

Questa incredibil­e scena da Guerre stellari ha avuto non meno di 200 testimoni, tutta gente che abita in gruppi di case sparse lungo i costoni della vallata. Qualcuno ha visto, ma

tutti hanno sentito. «Siccome tutte le mattine mi alzo alle 5 per andare a lavorare a Torino, a quell’ora ero da un pezzo già a letto che dormivo della grossa», ha raccontato un certo signor Bepi ai giornali locali. «Sono stato svegliato di soprassalt­o da un frastuono bestiale. Lì per lì ho pensato che fosse venuta giù una frana perché nei giorni precedenti era piovuto a catinelle e sono corso a spalancare la finestra. La montagna però stava ancora al suo posto e lamattina al bar mi hanno spiegato cos’era realmente successo».

PARLANO I TESTIMONI

«Ho notato un globo luminoso in lontananza e poi due aerei mi sono passati sopra la testa», dice la signora Anna. «Erano così bassi che si vedevano benissimo le fiamme fuoriuscir­e dai motori e i vetri delle finestre e tutta la casa hanno tremato violenteme­nte come per una scossa di terremoto. Ho creduto che uno degli aerei si fosse schiantato tra i boschi e per tutto il resto della notte non sono riuscita a chiudere occhio». Insomma, la paura è stata tanta e l’allarme tra la popolazion­e anche di più, come conferma Maria Costa Frola, sindaco di Corio. In paese, ancora oggi, a giorni di distanza, non si parla d’altro e la gente organizza persino cene-meeting in ristoranti per discutere di quell’evento che si arricchisc­e, ogni giorno che passa, specie sui social, di nuovi particolar­i pittoresch­i e forse inverosimi­li. Si dice, ad esempio, che quella sera, un tizio di provata fede che abita in una vallata adiacente giuri di aver udito distintame­nte addirittur­a il crepitio dei cannoncini dei caccia. Sta di fatto che l’Aeronautic­a militare, interrogat­a

dai Carabinier­i su richiesta della Procura della Repubblica di Ivrea, nega che nella notte del 6 giugno, in quello spazio aereo, si siano mai levati in volo caccia italiani o della Nato. Era semmai in corso un addestrame­nto notturno su un bombardier­e Tornado che procedeva però ad altissima quota e piuttosto lontano dalla verticale del Canavese.

LA VERSIONE UFFICIALE

«Credo che nell’universo non siamo soli», ci dice l’onorevole Bellomo. «Ma credo anche che gli ufo non c’entrino nulla con quanto successo in Piemonte. La versione dell’Aeronautic­a militare è stata evasiva e lacunosa e questo ha alimentato dubbi e paure. Il governo ci deve spiegare quello che è successo e impegnarsi a vigilare perché i militari, se organizzan­o esercitazi­oni, addestrame­nti o cose del genere, lo devono comunicare prima per non creare allarmi sociali e psicosi. Comunque ancora non abbiamo ricevuto risposta, ma non molliamo. Siamo pronti a trasformar­e l’interrogaz­ione in interpella­nza urgente che vincola il governo a rispondere entro 48 ore». Intanto si è mosso anche il Cisu, Cen- tro italiano studi ufologici, che ha inviato in loco dei rappresent­anti per studiare il caso, e fa notare che già il 29 agosto 1962, nella stessa, identica zona dell’avvistamen­to odierno, qualcuno aveva scattato una foto di un misterioso oggetto volante. «Le possibili spiegazion­i dell’accaduto fatte filtrare sui giornali, un fulmine globulare, un drone sperimenta­le sfuggito ai comandi, non ci convincono per niente», ci dicono dalla sede di Torino. Nel frattempo, in tutto il Piemonte, simoltipli­cano gli avvistamen­ti di ufo. Già il 2 giugno, una donna che si trovava allo stadioOlim­pico per il concerto di Vasco Rossi ha osservato per alcuni minuti un oggetto rotondo con riflessi bianco e azzurrimuo­versi verso nord. Il giorno successivo, a Nole, sempre nel torinese, un tizio che tornava a casa per il pranzo ha visto un oggetto lenticolar­e procedere in un volo a zig zag per poi schizzare via dentro una nube. Sabato 9 giugno, a Dormellett­o ( Novara), un turista ha fotografat­o una specie di sagoma volante; mentre cinque puntini in lento movimento nel cielo sono stati filmati a Bianchette d’Ivrea. Domenica 10 giugno, infine, un automobili­sta in transito da San Germano Vercellese si è trovato a passare sotto un disco luminoso giallo e blu, sospeso sopra la strada. Ora la palla passa al capo del governo Giuseppe Conte che peraltro si è impegnato a rispondere personalme­nte a tutte le interrogaz­ioni parlamenta­ri. Presidente, ci dica, è colpa del sole estivo che giàmartell­a sodo sulle zucche o siamo coinvolti, senza saperlo, in una specie di guerra dei mondi?

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LA “BATTAGLIA” HA SVEGLIATO LA VALLE Nell’illustrazi­one di Antonio Molino, una famiglia del canavese assordata dai caccia a bassa quota lanciati all’inseguimen­to dell’ufo.
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IL MISTERO DEL ‘62 Il 29 luglio del 1962 nelle valli del canavese venne fotografat­o questo misterioso oggetto.

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