La mamma di Chiambretti
«Per il mio Piero sono stata una guerriera» di P. Diaco
Son tutte belle le mamme del mondo, ma quella di Piero Chiambretti vanta una cosa in più: è un’apprezzata poetessa. Felicita, che ha dato i natali al conduttore più ironico e controcorrente del piccolo schermo, scrive versi, pubblica libri e ha numerosi sostenitori nell’ambiente letterario. Ma di poetico ha soprattutto la sua vita: un’esistenza affrontata con una forza e uno spirito non comuni. Sola, senza un uomo accanto, senza un padre che si prendesse cura di suo figlio, senza nemmeno l’affetto e il sostegno della sua famiglia d’origine. «Quando è nato Piero ero giovanissima», racconta a Oggi, «non avevo nemmeno vent’anni. Stavo con la zia ad Aosta perché i miei genitori, che vivevano ad Asmara ( in Eritrea, ndr), mi ave- vano cacciata di casa». Era la società di allora, dove diventare mamme “single” significava battersi per ricevere rispetto. Ammette: «Noi mamme single siamo delle guerriere». Da sola ha cresciuto il piccolo Chiambretti, da sola l’ha formato e fatto studiare, da sola l’ha amato e protetto e sempre da sola, forse nei soliloqui notturni, ha ringraziato se stessa per aver donato al figlio gli ingredienti che gli hanno permesso di diventare unuomo ironico e intelligente. Il risultato? Con orgoglio e sincerità, Felicita svela che il rapporto con Piero è simbiotico: «Siamomolto uniti e in contatto quotidiano». Suo figlio ha appena terminato la stagione fortunata di Matrix
Chiambretti. Può rimproverarlo
ancora più del solito... ( ride) «Ma no, non mi permetto più. Ormai sono consapevole che il lavoro di Piero è un buon lavoro e quindi preferisco non appesantirlo con i miei appunti e le mie critiche». Suo figlio la teme? «Non mi teme anche se, come in tutte le famiglie, ci sono sempre piccole scaramucce tra noi. Ma né io né lui, fortunatamente, portiamo rancore». Le chiede consiglio sulle donne? «Mai. Sono cose che non devono interessare una mamma. Non sono mai entrata nella sua intimità». La immagino ai tempi delle scuole. Piero tornava a casa con un brutto voto. Reazioni? «Sculacciate non gliene ho mai date anche perché, da piccola, sono stata allevata in modo “spartano” e non ho voluto ripetere il copione con Piero. Detto questo, è sempre stato un ragazzo più grande della sua età: quando uan prendeva un brutto voto in condotta, giustificavo la cosa dicendomi che avevo un figlio intelligente e con la testa più avanti dei suoi maestri o professori». Si ricorda la prima fidanzata che le ha portato a casa? «Ne ho viste talmente tante che la prima l’ho dimenticata». Ha rivendicato la figura della “mamma single”. La società di oggi è pronta per comprenderla? «Ancora no. Lemamme single possono capirsi soltanto tra loro. Nessuno può comprendere fino in fondo la fatica, la pazienza e la forza che dobbiamo tirare fuori noi donne costrette ad assolvere anche al ruolo di padre». È poetessa e scrittrice. Cosa la ispira? «Nasco con la poesia, l’ho sempre sentitadentrodime. Scrivevomolto anche da giovanema, dovendo sbarcare il lunario, nonmi ci sonomai potuta dedicare come avrei desiderato. Ho lavorato tutta la vita e, quando sono andata in pensione, mi sono detta che non avrei potuto vivere girandomi i pollici tutto il giorno. Così ho ricominciato a scrivere: ho pubblicato quattro libri e vorrei pubblicarne un quinto, ma sono ancora in cerca di un editore». Piero cosa dice delle sue poesie? «Non manca occasione per ricordarmi che ho scelto un settore difficilissimo, anche se più volte ha detto che trova lemie poesiemolto originali». Nata ad Asmara, arrivata in Italia. Il primo ricordo della gioventù? «Non posso avere ricordi». Perché? «Perché non l’ho vissuta. Aimiei tempi non c’era modo di viverla». Le pesa questa mancanza? «Ho trovato il mio riscatto in questi anni: la gioventù, che sento solo dentro al mio cuore, oggi posso trascriverla in poesia». Ha detto in passato: «Fare da sola è sempre stato il motto dellamia vita». Le è mancato un aiuto? «Mi è mancata solo una forma d’amore che io chiamo lirico, un amore che non ha niente a che fare con il sesso di oggi, di ieri o dell’altro ieri. È un sentimento raro. Dico sempre che ho partecipato a questo mondoma ilmondo, pur sfiorandomi, nonmi ha contagiato. Sono sempre rimasta me stessa». Con sua nipote Margherita che rapporto ha? «Ha imparato a conoscermi. L’altro giorno mi ha detto: “Tu non sei una nonna normale, sei una nonna speciale”. Ho sempre rispettato la sua autonomia di bambina. Quando mi cerca per baciarmi, so che lo fa perché lo desidera veramente». In tv cosa guarda? Chi le piace? «Io la tv non la guardo, la accendo solo per vedere i programmi di Piero».