Oggi

Ronaldo Ha avuto tante donne, ma ama solo la mamma di Alessandro Penna

MADRE E FIGLIO, INSEPARABI­LI

- di Alessandro Penna

L’unica donna che ha amato, e l’unica che amerà per sempre, ha cercato di ucciderlo. Subito, all’inizio della loro relazione, prima ancora di conoscerlo. Quando rimase incinta di Cristiano Ronaldo - l’asso appena passato alla Juve per 400 milioni di euro (stipendio e commission­i inclusi) – dona Maria Dolores Dos Santos Aveiro decise di abortire. Non in una clinica, ché si era pur sempre nel cattolicis­simo Portogallo, sull’isola diMadeira. Ma “artigianal­mente”. «Il ginecologo si oppose alla mia richiesta e allora la mia vicina di casa mi consigliò una ricetta sicura: bevi birra scura e calda, e poi corri, corri fino a non poterne più», ha raccontato la signora nella sua autobiogra­fia Mãe Coragem. Cristiano stava arrivando per sbaglio, a nove anni abbondanti di distanza da Kátia, la terza “coproduzio­ne” di Dolores e José Dinis (prima erano arrivati Hugo ed Elma). A casa Aveiro - tre stanze di mattoni, e legno che sono state buttate giù nel 2007 per evitare bivacchi, pellegrina­ggi e occupazion­i abusive - di escudos ne giravano pochi. Dolores faceva la cuoca in una scuola elementare. José Dinis tirava avanti come giardinier­e, aveva entrate irregolari e una passione per qualunque bottiglia che non contenesse acqua minerale (morirà alcolizzat­o nel 2005, a 51 anni).

IL NOME LO DEVE ALLA VOLONTÀ DI UNA ZIA

Il metodo della birra non funzionò. Cristiano nacque alle 10.20 del 5 febbraio del 1985 all’ospedale Cruz deCarvalho: lo chiamarono Cristiano perché così decise una zia che lavora-

va in un orfanotrof­io e voleva ringraziar­e «Gesù di aver respinto i tentativi di aborto di mia sorella»; e Ronaldo perché i genitori erano entrambi fan di Ronald Reagan, che all’epoca era nel mezzo del suo mandato di Presidente degli Usa. Da adolescent­e, non era un adone: magro come un fachiro, era tormentato dall’acne e da un accento isolano che attirava prese in giro (Cristiano arriverà a roteare una sedia in faccia alla sua professore­ssa, che aveva riso della sua cadenza). «Avevo i denti storti, i brufoli sulle guance e degli spaghetti al posto dei capelli», ricorderà lui in una rara pausa dal suo narcisismo. A Lisbona, dove era atterrato da solo, a 12 anni, sarà un dongiovann­i misurato. I pochi soldi che guadagna li spende per comprare tessere telefonich­e e chiamare la mamma. Quando si affaccia al profession­ismo, arriva il primo flirt certificat­o: con Karina Ferro. Poi è il turno della modellina brasiliana Jordana Jardel. Quando passa al Manchester United, sboccia su tre fronti: nel fisico, nel conto in banca, nella sicurezza di sé. E per mettere ordine tra le sue conquiste ci vogliono lenzuolate di pagine Excel. Dalla massa si distingue la modella lusitana Merche Romero, che gli resta accanto per 20 mesi. In famiglia, si stabilisce una regola ferrea: se il flirt dura cioè più di due settimane, deve ottenere il timbro d’approvazio­ne di dona Dolores, che è incline alle bocciature inappellab­ili. Nel 2007, trascorre quattromes­i con l’attrice Gemma Atkinson. Poi è il turno di Nereida Gallardo, aspirante infermiera che seduce a Maiorca e lascia via sms. Scaricata, Nereida apre la prima crepa nell’agiografia “testostero­nica” del nostro: «A letto Cristiano si crede un dio, ma dopo il primo rapporto si addormenta».

«LE DONNE MI HANNO FATTO SOFFRIRE...»

Intanto, il campione portoghese traccia l’identikit della sua donna ideale: «Dev’essere bella dentro. Fuori, però, deve assomiglia­re ad Angelina Jolie». CR7 non è ancora un acronimo, ma è già unbrand, chedà lustro allemorose e ne aumenta le entrate (si calcola che tra ospitate, interviste a pagamento e calendari, la Gallardo abbia guadagnato l’equivalent­e di 10 anni di salari da infermiera). I rotocalchi di tutto il mondo fanno a gara per appiopparg­li bellezze autoctone. Anche l’Italia non fa eccezione. Le tacche tricolori sul suo cinturone sono quattro: una Raffaella Fico pre-Balotelli, Letizia Filippi, Alessia Tedeschi e Nicole Minetti. E del gruppo farebbe parte anche un’italiana d’adozione, Karima El Mahroug, alias Ruby Rubacuori. I due si sarebbero conosciuti a fine dicembre del 2009, in un ristorante, quando Ruby era ancora minorenne. «Abbiamo fatto l’amore in un hotel di lusso», racconterà lei, prima di accartocci­are la favola con questo finale: «Quandomi sono svegliata, lamattina dopo, sul cuscino ho trovato una busta con dentro 4 mila euro e un messaggio: “Spero di non trovarti al mio ritorno”». Finirà con un comunicato su carta intestata della Gestifute – la società di Jorge Mendes, l’agente del fuoriclass­e lusitano - in cui Cristiano

giura, con qualche fondamento: «Non conosco questa ragazza: sono vittima, ancora una volta, di squallidi reportage». Lui, intanto, va componendo la sua biografia: «Ho ricevuto più colpi alle caviglie che al cuore, anche se il mio cuore è stato ferito. Tante volte le donnemi hanno fatto soffrire, ma per fortuna sono un vincente e mi sono sempre ripreso». Quando passa dal Manchester al Real Madrid, festeggia con un flirt con Paris Hilton, che peròminimi­zza suTwitter («Siamo solo buoni amici»).

GEORGINA HA LA STIMA DI DONA DOLORES

Nella primavera del 2010 arriva Irina Shayk, modella russa. È la prima relazione “vera”: i due convivono nella magione madrilena di Cristiano, fanno le vacanze insieme (e insieme a mamma Dolores), parlano addirittur­a di nozze. Durerà fino al 2015, e arriva anche un figlio, Cristiano Ronaldo Junior. Che però non è di Irina, ma di madre misteriosa e surrogata. Quando, verso i cinque anni, il povero Cristianin­ho comincia a chieder lumi sulla propriamam­ma, zia Elma lo fredda così: «È volata in cielo». Cristiano usa invece questa formula: «Tuamamma è tua nonna Dolores: è lei che ti sta crescendo». Nonostante gli sforzi dei tabloid, il nome della signorina è rimasto segreto. Potrà essere svelato soltanto a partire dal 7 giugno del 2028: allora Cristiano jr avrà compiuto 18 anni e avrà il sacrosanto diritto di sapere chi l’ha portato in grembo per nove mesi. Tornando alla Shayk, la sua love-story con CR7 viene “ghigliotti­nata” da un verso che dona Dolores ha pronunciat­o decine di volte: «Non fa per te, Cristiano». Irina spiegherà: «Ronaldomi ha tradita con dozzine di donne, mi ha fatta sentire grassa e brutta. Soprattutt­o, mi ha trascurata». Un’accusa, quest’ultima, che al fenomeno bianconero non potrebbe muovere il lottatore marocchino Badr Hari. Per vederlo, tra il 2015 e il 2016, CR7 fa la spola tra Madrid e Marrakech anche quattro volte alla settimana: finito l’allenament­o, prende il suo jet da 19 milioni di euro, plana sulla Medina e rientra in tempo per la sessione del mattino dopo. Un’assiduità che desta il solito sospetto: non sarà che dietro a tutto quel frullar di minigonne…. E veniamo a Georgina Rodriguez, l’unica ad aver dato a Cristiano una figlia concepita come si deve: Alana Martina. Georgina ha adottato, oltre a Cristiano Jr, altri due bimbi di madre ignota, i gemelli Mateo Ronaldo ed EvaMaria. Rispetto alla concorrenz­a, possiede una qualità che la rende invulnerab­ile: ha l’ammirazion­e di dona Dolores. Che si dividerà traTorino e lo chalet bianco a due piani che il figlio le ha comprato a Madeira, nel bairro di São Gonçalo, propaggine della capitale Funchal. Insieme al rogito, c’era un biglietto: «Volevi abortire e adesso sono io che mi prendo cura di te».

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