Oggi

Sgarbi contro Clooney

L’ATTORE HA SCELTO IL PAESINO LAZIALE PER I CIAK DELLA SUA NUOVA SERIE. UNONORE? MACCHÉ .« HANNO INSOZZATO TUTTO DI POLVERE ROSSA », ACCUSAI L VULCANICO PRIMO CITTADINO. CHE PERÒ GIURA DINO N VOLERE LA GUERRA. E AL DIVO FAUNA PROPOSTA

- di Dea Verna

Il critico “bacchetta” la star di Hollywood

Maledetta polvere rossa. Quella che ha invaso le strade e i palazzi del centro storico di Sutri, pittoresco e sonnacchio­so paese in provincia di Viterbo, causando disagi e fastidi tra gli abitanti. Una questione che sarebbe rimasta confinata ai giornali locali, se non fosse che il fastidioso pulviscolo ha messo l’uno contro l’altro due celebrità. Da una parte, il vulcanico sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi. Dall’altra il divo di Hollywood George Clooney. Già, perché a deturpare il paese sarebbe stato proprio l’attore, che ha scelto Sutri per girare alcune scene della serie tv Catch 22. «Clooney torni a pulire Sutri», dice Sgarbi. «A fronte del modesto contributo di 5 mila euro dati al Comune, si è registrata una manomissio­ne del paese prepotente. Credo che un uomo che ama l’Italia come George Clooney avrebbe dovuto mostrare maggiore cura». Ma cosa è successo veramente? Noi di Oggi abbiamo indagato e vi mostriamo le foto di strade, palazzi, portoni effettivam­ente ricoperti di polvere rossa (nessun altro danno, però). «Hanno scelto un materiale disgraziat­o», ci spiega Paolo Marioni, architetto che vive a Sutri. «Per coprire il fondo stradale per prepararlo alle riprese, la produzione ha usato quello che viene definito cappellacc­io di tufo, una sostanza volatile, dannosa per i polmoni, fastidiosa, difficile da pulire». Si poteva fare altrimenti? «Bastava mettere sotto il tufo un foglio di nylon, sarebbe stato molto più facile pulire». Così non è stato e ora i cittadini si lamentano: negozi e case private sono invase dallamalef­ica polvere. Non solo.

RISTORANTI A SECCO

«La produzione ha bloccato il paese per tre giorni», dice Marioni. «Ma Clooney si è visto solo una mattina. Visto per modo di dire, perché il set era inavvicina­bile. Sono stati tutti molto arroganti e non hanno neanche mangiato nei ristoranti locali: arrivava un catering da Roma». Beh, il paese avrà un bel ritorno di visibilità, però. «Neanche, perché le piazze del paese verranno spacciate per Palermo e Bologna». Non tutti sono d’accordo, però. Per Samuele Coco, giornalist­a del portale Viterbo News 24, il bilancio dell’esperienza è stato positivo. «I cittadini erano contenti, e anche i commercian­ti», spiega. «Tutti hanno parlato di una grande occasione per il paese». Del resto, a Olbia, dove è stata ambientata gran parte della serie,

non si sono verificati disagi. «Hanno girato alcune scene su una spiaggia, che dopo è stata perfettame­nte ripulita, ho verificato di persona», ci garantisce Dario Budrioni, giornalist­a della Nuova Sardegna. E la produzione della serie come si difende dalle accuse? Sono furiosi. Enzo Sisti della Lotus Production, line producer di Catch 22, ha scritto una lettera di fuoco a Vittorio Sgarbi. «Non abbiamo dato solo 5 mila euro», scrive, «ma più di 65 mila, pagati a cittadini e commercian­ti per il disturbo arrecato». E la sporcizia? «Nessun cittadino è stato costretto a pulire al-

CON LA FASCIA TRICOLORE Sutri (Viterbo). A destra, Vittorio Sgarbi, 66, con la fascia tricolore. Il critico d’arte è stato eletto primo cittadino di Sutri nel giugno scorso.

cunché, visto che i lavori di pulizia sono stati affidati a ditte specializz­ate, che hanno perfettame­nte ripristina­to lo stato dei luoghi antecedent­e alle riprese». Morale: Sisti chiede a Sgarbi di ritrattare, pena il ricorso alle vie legali per tutelare le ragioni di George Clooney e della produzione.

L’IDEA FURBACCHIO­NA

Sgarbi non si scoraggia e risponde per le rime. «Ho una sola certezza: il contributo al Comune è stato di 5 mila euro», risponde. «Prendo atto che alcuni cittadini hanno ricevuto bonifici per il disturbo, ma gli spazi pubblici non sono di quei cittadini. Possiedo la documentaz­ione fotografic­a chemostra i residui di sporcizia e di terra ( sono le foto che vimostriam­o in queste pagine, ndr)». Guerra al fulmicoton­e, dunque? In realtà, è proprio Sgarbi a offrire un ramoscello d’ulivo. «Lasciamo perdere le querele», dice. «A dimostrazi­one della mia stima posso fare altro: nominare George Clooney cittadino onorario di Sutri». George, ci stai?

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«Abbiamo fatto sistemare tutto, il paese è tornato lindo come prima»
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