Oggi

Regole e divieti al mare

SALVINI HAANNUNCIA­TO UN GIRO DI VITE CONTRO GLI ABUSIVI. MA INSPIAGGIA CI SONOTANTE ATTIVITÀ PROIBITE. ECCOVI UNA GUIDA PERNO N FAR BRUTTA FIGURA (E SCHIVARE LE MULTE)

- di Gaia Curci e Alessandro Penna

Così non si sbaglia

Non si scappa: quest’estate è nata, e morirà, salviniana. Non solo perché il ministro dell’Interno domina la scena pubblica a colpi di tweet e dirette Facebook (e dove non arriva con i proclami via social, lo soccorre la cronaca giallo-rosa della love story a strappi con la Isoardi). Ma anche perché ha rilanciato, con l’aria di fare insieme innovazion­e e rivoluzion­e, un vecchio adagio del legalismo estivo de noantri: la direttiva “Spiagge sicure”. Strombazza­ta a fine giugno, è in realtà variamente applicata da buona parte dei Comuni balneari già da un triennio, e prevede multe salatissim­e per chi compra, si fa massaggiar­e o tatuare da quelli che, nella retorica di Salvini, sono «i migranti da spiaggia». Insomma, la pacchia è finita per i vucumprà, i vumassaggi­à e i loro acquirenti ( i vurisparmi­à?). Ma “Spiagge sicure” ci offre l’occasione per rifrescarv­i le idee su ciò che è permesso e ciò che è vietato in quel salottino di

sabbia e acqua da cui leggete queste righe: il tratto che va dalle prime bracciate di mare agli stabilimen­ti.

Vade retro abusivi. “Spiagge sicure” prevede multe dai 100 ai 7 mila euro per chi vende e acquista prodotti falsi e merce irregolare in spiaggia. Sanzioni stratosfer­iche, ma che son calibrate sui danni che l’abusivismo infligge alle imprese e allo Stato: per Confeserce­nti, il secondo perde ogni anno un gettito fiscale di oltre 11 miliardi di euro. Ci sono sanzioni dai 25 ai 500 euro anche per i turisti che si concederan­no massaggi sulle sdraio e sotto gli ombrelloni, mettendosi nelle mani di “terapisti” che esercitano abusivamen­te arti e profession­i sanitarie. Lo stesso vale per chi si fa fare tatuaggi (all’henné, si spera). Niente pedaggio, ma la battigia non è un albergo. La legge permette di entrare gratui- tamente in una spiaggia privata per raggiunger­e il mare, senza affittare l’ombrellone o pagare un “pedaggio”. Nessuno ve lo può impedire (anche se ci proveranno): si può fare il bagno in tutta tranquilli­tà, posando gli indumenti sulla sabbia purché non intralcino il passaggio delle persone sulla battigia. La battigia, ossia la linea lungo cui l’onda marina batte la spiaggia, è infattiun’area esclusadal­la concession­e demaniale: su di essa il gestore della spiaggia non ha alcuna titolarità (e alcun potere). Meglio, però, non esagerare: in quel tratto non è permesso giocare a palla, con le racchette o praticare attività che potrebbero essere pericolose o disturbare la quiete degli altri bagnanti. Ci si può solo transitare: in generale, bisogna lasciarlo sgombro. Se volete prendere il sole in riva al mare, fatelo sulle apposite sdraio (di solito sono in plastica e più arretrate rispetto all’ acqua ). Le

multe per l’infrazione di quest’ultima regola variano da Comune a Comune (e possono superare i 1.000 euro). Spiaggia libera. Nelle spiagge libere nessuno può ordinare a nessuno dove posizionar­e sedie o asciugaman­i. Inoltre è consentito portare i cani, meglio se al guinzaglio. Nelle spiagge private non si possono portare gli animali a meno che non sia espressame­nte consentito (ci sono stabilimen­ti, a Rimini, in cui i cani possono pure fare il bagno, ma solo dalle 7 alle 9 e dalle 20 alle 22). Per gli infrattori sono previste multe fino a 600 euro. Nudi no, ma in topless… È vietato il nudismo (ma ci sono aree in cui è consentito). Le sanzioni per chi fa striptease integrale vanno dai 5 mila ai 10 mila euro. La regola non vale però per il topless: in Italia non c’è alcun divieto ufficiale. E i bambini piccoli possono essere lasciati senza costumino, sicuri di non attirare sanzioni. Pesca, mozziconi e rifiuti. La pesca sulla battigia è consentita dalla chiusura dell’orario di balneazion­e fino all’alba. Non si buttanomoz­ziconi di sigaretta sulla sabbia (multe dai 60 ai 300 euro) e nemmeno si abbandonan­o piccoli rifiuti (multe dai 30 ai 150 euro). Bagno in sicurezza. Il bagno deve essere garantito in piena sicurezza e tranquilli­tà. Senza schiamazza­re e spruzzare gli altri bagnanti, senza imbarcazio­ni a motore entro 300metri dalla riva (e 200 dalle scogliere). Non è consentito fare il bagno se è esposta la bandiera rossa (multe fino ai 1.000 euro). Non ci si può allontanar­e oltre i gavitelli che delimitano la zona di sicurezza. Non ci si può spingere oltre i 200metri dalla riva (la multa arriva ai 200 euro) e si richiede di rimanere sempre nel campo visivo del bagnino. Le imbarcazio­ni possono accedere alla spiaggia solo attraverso i corridoi appositame­nte segnalati. Infine, non è consentita la pesca subacquea.

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