Regole e divieti al mare
SALVINI HAANNUNCIATO UN GIRO DI VITE CONTRO GLI ABUSIVI. MA INSPIAGGIA CI SONOTANTE ATTIVITÀ PROIBITE. ECCOVI UNA GUIDA PERNO N FAR BRUTTA FIGURA (E SCHIVARE LE MULTE)
Così non si sbaglia
Non si scappa: quest’estate è nata, e morirà, salviniana. Non solo perché il ministro dell’Interno domina la scena pubblica a colpi di tweet e dirette Facebook (e dove non arriva con i proclami via social, lo soccorre la cronaca giallo-rosa della love story a strappi con la Isoardi). Ma anche perché ha rilanciato, con l’aria di fare insieme innovazione e rivoluzione, un vecchio adagio del legalismo estivo de noantri: la direttiva “Spiagge sicure”. Strombazzata a fine giugno, è in realtà variamente applicata da buona parte dei Comuni balneari già da un triennio, e prevede multe salatissime per chi compra, si fa massaggiare o tatuare da quelli che, nella retorica di Salvini, sono «i migranti da spiaggia». Insomma, la pacchia è finita per i vucumprà, i vumassaggià e i loro acquirenti ( i vurisparmià?). Ma “Spiagge sicure” ci offre l’occasione per rifrescarvi le idee su ciò che è permesso e ciò che è vietato in quel salottino di
sabbia e acqua da cui leggete queste righe: il tratto che va dalle prime bracciate di mare agli stabilimenti.
Vade retro abusivi. “Spiagge sicure” prevede multe dai 100 ai 7 mila euro per chi vende e acquista prodotti falsi e merce irregolare in spiaggia. Sanzioni stratosferiche, ma che son calibrate sui danni che l’abusivismo infligge alle imprese e allo Stato: per Confesercenti, il secondo perde ogni anno un gettito fiscale di oltre 11 miliardi di euro. Ci sono sanzioni dai 25 ai 500 euro anche per i turisti che si concederanno massaggi sulle sdraio e sotto gli ombrelloni, mettendosi nelle mani di “terapisti” che esercitano abusivamente arti e professioni sanitarie. Lo stesso vale per chi si fa fare tatuaggi (all’henné, si spera). Niente pedaggio, ma la battigia non è un albergo. La legge permette di entrare gratui- tamente in una spiaggia privata per raggiungere il mare, senza affittare l’ombrellone o pagare un “pedaggio”. Nessuno ve lo può impedire (anche se ci proveranno): si può fare il bagno in tutta tranquillità, posando gli indumenti sulla sabbia purché non intralcino il passaggio delle persone sulla battigia. La battigia, ossia la linea lungo cui l’onda marina batte la spiaggia, è infattiun’area esclusadalla concessione demaniale: su di essa il gestore della spiaggia non ha alcuna titolarità (e alcun potere). Meglio, però, non esagerare: in quel tratto non è permesso giocare a palla, con le racchette o praticare attività che potrebbero essere pericolose o disturbare la quiete degli altri bagnanti. Ci si può solo transitare: in generale, bisogna lasciarlo sgombro. Se volete prendere il sole in riva al mare, fatelo sulle apposite sdraio (di solito sono in plastica e più arretrate rispetto all’ acqua ). Le
multe per l’infrazione di quest’ultima regola variano da Comune a Comune (e possono superare i 1.000 euro). Spiaggia libera. Nelle spiagge libere nessuno può ordinare a nessuno dove posizionare sedie o asciugamani. Inoltre è consentito portare i cani, meglio se al guinzaglio. Nelle spiagge private non si possono portare gli animali a meno che non sia espressamente consentito (ci sono stabilimenti, a Rimini, in cui i cani possono pure fare il bagno, ma solo dalle 7 alle 9 e dalle 20 alle 22). Per gli infrattori sono previste multe fino a 600 euro. Nudi no, ma in topless… È vietato il nudismo (ma ci sono aree in cui è consentito). Le sanzioni per chi fa striptease integrale vanno dai 5 mila ai 10 mila euro. La regola non vale però per il topless: in Italia non c’è alcun divieto ufficiale. E i bambini piccoli possono essere lasciati senza costumino, sicuri di non attirare sanzioni. Pesca, mozziconi e rifiuti. La pesca sulla battigia è consentita dalla chiusura dell’orario di balneazione fino all’alba. Non si buttanomozziconi di sigaretta sulla sabbia (multe dai 60 ai 300 euro) e nemmeno si abbandonano piccoli rifiuti (multe dai 30 ai 150 euro). Bagno in sicurezza. Il bagno deve essere garantito in piena sicurezza e tranquillità. Senza schiamazzare e spruzzare gli altri bagnanti, senza imbarcazioni a motore entro 300metri dalla riva (e 200 dalle scogliere). Non è consentito fare il bagno se è esposta la bandiera rossa (multe fino ai 1.000 euro). Non ci si può allontanare oltre i gavitelli che delimitano la zona di sicurezza. Non ci si può spingere oltre i 200metri dalla riva (la multa arriva ai 200 euro) e si richiede di rimanere sempre nel campo visivo del bagnino. Le imbarcazioni possono accedere alla spiaggia solo attraverso i corridoi appositamente segnalati. Infine, non è consentita la pesca subacquea.