VITTORIO SGARBI
E OGGI POSSIAMO LEGGERLE, A 60 ANNI DALLA CONQUISTA DI QUELLA VETTA« MAGNIFICA E DIABOLICA ». INEDITO STUPENDO
«Dietro la cresta del Gasherbrum IV fa capolino il disco splendente del sole che in breve rende abbagliante tutto ciò che ci circonda. Tutto questo è un linguaggio senza uguali, è la natura che parla ed ogni altro commento potrebbe stonare». Per fortuna, però, di commenti, note e racconti precisi Walter Bonatti ha riempito il suo diario della missione per conquistare il terribile, affilato Gasherbrum IV (7.980metri), nel Karakorum, Quel diario inedito, nascosto tra i 250mila pezzi affidati dai suoi eredi al Museo Nazionale della Montagna di Torino, oggi diventa un libro bellissimo, La montagna scintillante (Solferino, 215 pag, 17 euro). Siamo a 60 anni da quell’impresa dell’alpinismo italiano, posteriore di poco all’epica scalata sul K2 (di cui Bonatti fu protagonista e avrebbe potuto essere vittima, con una notte passata in altissima quota, all’addiaccio). E lo scalatore monzese (1930-2011) si conferma un narratore eccezionale anche con un’opera lontanissima dai suoi curatissimi reportage e dai suoi famosi racconti di viaggio. Questo testo, infatti, è l’essenziale resoconto di una scalata e, come spesso accadeva e accade, avrebbe dovuto essere presto messo in circolazione tra gli addetti ai lavori. Bonatti rifiutò di farlo dopo avere letto le storie propagandate ai giornali: «Ero semplicemente sbalordito nonché impressionato per il contrasto tra tutte quelle retoriche spropositate udite e la realtà dei fatti da me vissuta». Anche per questo, e anche per capire ancor meglio di che stoffa era fatto l’impareggiabile alpinista-scrittore-avventuriero, questo libro è un grande regalo.