La post@ dei lettori
Caro direttore, leggo con enorme piacere quasi ogni settimana il suo giornale che mi sembra, ai giorni nostri, un buon contenitore di notizie, gossip, argomenti culturali e rubriche di un livello rilassante e intelligente. Mi creda, non trovo altri settimanali che mi aggradino così tanto. Le scrivo in segno di adesione e di condivisione dei pensieri a proposito del suo editoriale “Errare è umano ma...”, in quanto mi ritrovo ogni giorno a riflettere su quanto impegno, dedizione, pazienza (e sorrisi) metta nel rapportarmi con il prossimo sul luogo di lavoro e quanto invece di contro riesca a recepire dal prossimo, quasi nulla. Faccio un lavoro di sportello, per cui il rapporto con il cliente deve essere basato sulla gentilezza e sulla chiarezza delle informazioni da dare. Purtroppo, come lei chiaramente spiega, sembra che nessuno intorno a noi abbia voglia di adeguarsi a seguire le regole, che nessuno a livello di dirigenza si prenda le proprie responsabilità e nessuno inoltre riesca mai a dire la famosa parolina magica «scusate, ho sbagliato». Tutto questo per me è alquanto deprimente... Roberta Busnelli
Cara Roberta, non si deprima e tenga duro, soprattutto sul posto di lavoro. Anche se non è facile. Le ricordo una celebre battuta di Groucho Marx: «Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Nel senso che due di noi poltrivano sempre».