GIORGIO DELL’ARTI
Aquanto pare l’obbligo di vaccinarsi per essere ammessi a scuola è stato abolito... Non è così assolutamente. Si informi.
E allora come stanno le cose? È obbligatorio vaccinarsi, ma, per essere ammessi a scuola, non è più obbligatorio presentare il certificato relativo. Stiamo parlando solo di asili nido e scuole per l’infanzia. Mi scusi, ma di fatto è come togliere l’obbligo. Così dicono le opposizioni. Mentre la ministra della Salute, Giulia Grillo del M5S, dice che, a parte la semplificazione burocratica, non è cambiato niente. A partire dall’anno prossimo, per essere ammessi in classe, sarà di nuovo obbligatorio presentare il certificato.
O l’autocertificato? Già perché, poco dopo essersi insediata, la ministra Grillo aveva stabilito che, invece del certificato rilasciato dalla Asl, sarebbe stata sufficiente l’autocertificazione: un foglio di carta dove io stesso, sotto lamia responsabilità, dichiaro di aver proceduto alle dieci vaccinazioni previste dalla legge Lorenzin del luglio 2017. Adesso non serve neanche l’autocertificazione. La norma è già passata in Parlamento? Si tratta di due emendamenti al cosiddetto decreto Milleproroghe. È passato al Senato, non ancora alla Camera. E se la Camera lo bocciasse? Il governo, alla Camera, ha una maggioranzamolto solida. Il pericolo per i due emendamenti non viene tanto da lì, quantodal ricorsochenoveRegioni si preparanoa presentare alla Corte costituzionale. Queste nove Regioni sostengono che la tutela della salute non compete solo al ministero, ma anche a loro. La sentenza della Corte costituzionale arriverà a scuole già aperte e bambini (vaccinati o no) in classe. La confusione è garantita. Che mi dice dei bambini che, per ragioni di salute, non possono essere vaccinati? I cosiddetti “immunodepressi”. La ministra Grillo dice che saranno messi nelle classi in cui è sicuro che tutti gli altri bambini sono stati vaccinati. È meno facile di quel che sembra, in realtà. I genitori dei bambini “immunodepressi” hanno lanciato una petizione on line perché l’obbligo sia garantito col certificato. Diecimila firme. C’è maretta anche nel M5S: tre parlamentari grillini si sono dissociati dalla scelta del loro ministro.