Antonio Candreva
L’appello della ex: «Pensa di più alla tua bambina» di Fiamma Tinelli
«Mi creda, se ho deciso di parlare tramite Oggi è perché davvero sono satura. Quello chemi succede è ingiusto, devo reagire. E non lo faccio per me, ma per mia figlia Bianca». Valentina Biancifiori parla in modo pacato, ma assicura che la battaglia legale tra lei e l’ex marito Antonio Candreva, centravanti dell’Inter e della Nazionale (che abbiamo cercato a più riprese tramite il suo legale, senza però riuscirci), la sta sfinendo. La coppia si è sposata nel 2010, l’anno dopo è nata Bianca, sette anni, e nel 2013 è arrivata la separazione. Da allora, spiega Biancifiori, è cominciata una guerra infinita, a suon di avvocati e carte bollate. «Non ne posso davvero più». Cosa succede? «Succede che il mio ex guadagna cinque milioni all’anno e poi a sua figlia dà una miseria». Quantifichiamo. «Ottocento euro al mese». E basta? «No, poi c’è il contributo per me, di 4 mila euro circa. Col quale però devo pagare tutto: affitto, spesa, bollette, tasse, e, purtroppo, avvocati per difendermi dalle continue azioni legali che il mio ex fa contro di me». Ci sono famiglie di cinque persone che vivono con meno. «Me ne rendo conto, ma in caso di separazione vale il principio di proporzionalità. Miomarito guadagnamolto bene, il suo assegno per la bambina dovrebbe tenerne conto. Adesso, poi, che sta per avere un altro figlio dalla nuova compagna, ci sarà una situazione di disparità. Vorrei solo che il piccolo che arriverà e Bianca abbiano le stesse opportunità». Detta così, signora, sembra che lei sia indispettita dal fatto che Candreva si sia rifatto una famiglia. «Assolutamente no. Gli auguro ogni
bene e sono felice se lui è felice. È Antonio chemi fa la guerra, da anni». In che modo? «Poco dopo la nostra separazione ha inoltrato domanda di annullamento alla Sacra Rota. Così, se l’annulla- mento arriva prima del divorzio civile, saranno azzerati anche gli accordi sugli alimenti. E poimi sommerge di ricorsi, denunce... L’ultima volta mi ha fatto scrivere dal suo legale perché avevo lasciato Bianca a dormire da un’amica! Ormai spendo tutto quello che ho in avvocati: non le nascondo che ci sono volte in cui faccio fatica a tirare fine mese». Ha mai provato a parlargli direttamente? «Certo. Ma se lui vede ilmio numero riattacca». Lei lavora? «No, non ho mai lavorato. Quando ho incontrato Antonio eravamo giovanissimi, facevo ancora l’università e ho lasciato tutto per lui. L’ho seguito a Udine, poi a Livorno, Torino, Parma, Roma. Costruirmi una carriera è stato impossibile. E oggi non saprei come fare: il mio curriculum è vuoto». Che rapporti ha il suo ex con vostra figlia? «Fino a qualche tempo fa era un ottimo padre. La chiamava tre volte al giorno, passava con lei buona parte dell’estate. Ora che sta a Milano, però, non si vedono più di una volta al mese. E quest’anno, col bimbo in arrivo, ha passato con Bianca meno di metà delle sue vacanze. Poi però mi chiama per chiedermi aiuto nel dire a sua figlia che avrà un fratellino». Il motivo di questa guerra, se l’è chiesto? «Ogni giorno, ma non ho una risposta. Antonio ha rivelato una parte di sé che non conoscevo, ha un desiderio di vendetta che mi lascia annichilita. Vorrei solo che si riuscisse a tornare a una situazione di serenità e di giustizia. Io per me non chiedo nulla, penso solo a Bianca».