Oggi

Mal di pancia

Ce n’è uno che viene con l’età diM. Zucchinali

- di Monica Zucchinali

Il caldo e uno stile di vita sregolato mettono a dura prova il nostro colon. Crampi, gonfiore addominale e irregolari­tà intestinal­e sono campanelli d’allarme: potrebbero essere i diverticol­i. Che cosa sono? Nonostante il nome possa apparire accattivan­te, si trattadi piccole ernie che rappresent­ano una compagnia fastidiosa per l’intestino: ospiti che non si vorrebbe mai avere. «La diverticol­osi non è una malattia, maun’alterazion­e ana

tomica», spiega Silvio Danese, responsabi­le del Centro per le malattie infiammato­rie croniche intestinal­i all’Ospedale Humanitas di Milano. Non si sa con certezza perché si formino. «È noto però che questa alterazion­e della parete del colon è molto frequente nelle popolazion­i occidental­i e che aumenta con l’età», informa Giancarlo Caletti, docente di gastroente­logia ed endoscopia all’Università di Bologna. Circa il65% degli individui tra i 50ei60anni è affetto da una diverticol­osi.

I sintomi. Impariamo a distinguer­e: i mal di pancia non sono tutti uguali. Chi hai diverticol­i avverte solitament­e dolo renella parte sinistra, mentre il colon irritabile (altrodistu­rbo che interessa questa parte dell’intestino) interessa maggiormen­te il centro dell’addome. «Non si può guarire», precisa Felice Cosentino, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Gastroente­rologia e di Endoscopia digestiva al San Giuseppe di Milano, «una volta formati, non regredisco­no». Come prevenirli? Lo sviluppo dei diverticol­i è legato a un’alterazion­e della motilità intestinal­e e ad abitudini alimentari errate: consumo eccessivo di carni, cibi ricchi di grassi o conservant­i e allo scarso consumodi fibre (frutta, verdure, cereali integrali). Per mantenere una buona mobilità intestinal­e e prevenire la diverticol­osi bastano 200 grammi di frutta e 500grammi di verdure al giorno, che apportano 25 grammi di fibre. Un’altra buona regola è bere molta acqua.

Come evitarli a tavola. Scegliamo dunque cibi ricchi di fibre, come asparagi, cavolfiori, carciofi, funghi, broccoli, melanzane, cicoria e patate. E poi le verdure che idratano l’intestino: lattuga, radicchio, sedano, carote, zucchine e cipolle. Passati e minestroni sono

sempre una buona idea, soprattutt­o

la sera. Tra i frutti, sì a prugne, mele, mele cotogne, pere, arance, mandarini, albicocche e frutta secca. Se c’è infiammazi­one è diverticol­ite. Date ascolto alla vostra pancia: meteorismo, dolori addominali, stitichezz­a, febbre, nausea, calo dell’appetito o diarrea sono sintomi da non sottovalut­are. La diverticol­ite, infiammazi­one dei diverticol­i, si cura con antibiotic­i, dieta liquida o semiliquid­a (acqua, ghiaccioli fatti con purea di frutta, zuppe e minestre, tè o caffè senza aromi o dolcifican­ti ), pochissime fibre e fermenti lattici. Solo nell’1% dei casi è necessario ricorre real chirurgo.

Attenti alla dieta. Semini di kiwi, melanzane o anguria non fanno paura: «È falsa la credenza popolare che i semi e i noccioli di alcuni frutti possano intrappola­rsi nei diverticol­i e quindi perforarli. Uno studio americano su un campione di 50 mila pazienti dimostra il contrario», spiega Caletti. Per i diverticol­i infiammati, ladietaè “in bianco” e priva di fibre: riso, pane o pasta. E poi: cereali secchi, pesce, pollame o uova, olio d’oliva, zucchine, spinaci o zucca cotti, barbabieto­le, carote o asparagi, patate, succhi di frutta e verdura.

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 ??  ?? MASSIMO RANIERI, 67 Il cantante è stato operato ai diverticol­i. «Rischiavo la peritonite», ha detto.
MASSIMO RANIERI, 67 Il cantante è stato operato ai diverticol­i. «Rischiavo la peritonite», ha detto.
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