La visita aunmuseo può curare l’anima?
LA BELLEZZA IN TUTTE LE SUE FORMEÈTERAPEUTICA
LaBellezza è terapeutica. LaBellezza, comesottolineaEricFrommnel suo saggio Anatomia della distruttività umana, è una delle difese psicologiche più importanti per ostacolare
l’angoscia dimorte, madre di tutte le angosce umane. Si tratta, infatti, della difesa estetica per la quale, a sconfiggere la morte, è proprio la Bellezza, in tutte le sue forme. Come dire: «Io moriròma laBellezza non moriràmai». Ovvero, mai la morte potrà sconfiggerel’arte, lapittura, lapoesia, lamusica, la danza, la letteratura, l’architettura. I musei sono contenitori di Bellezza. Pertanto, tenerli aperti al pubblico, anche gratuitamente e con metodo; e, ancora, educare, sin dall’infanzia, i bambini a riconoscere quella Bellezza e, anzi, a rispettarla, a valorizzarla, a coltivarla e a produrla, imparando a esprimerla in ogni sua modalità e disciplina, significa “fare anima”. E cioè, ostacolare degrado, insensibilità, conflitti, separatezza, per favorire armonia, incontro, conoscenza, scambi, identità. Allora, poiché il patrimonio di Bellezza del nostro Paese è il più consistente al mondo, potenziarne la fruizione e insistendo, ad esempio, sulla “gratuità” (regolata) delle visite ai nostri musei, potrebbe costituire un incentivo, una promozione, un avvicinamento alla Bellezza e ai suoi valori,
destinato, nel tempo, a farla diventare una risorsa, quel “bene irrinunciabile”. Un bene e un benessere, dunque, sui quali investire assai più che sui
prodotti di consumistica finalità. Anche e soprattutto, pagando il biglietto per visitare i musei! E, infine, visto il patrimonio artistico non esposto e stipato all’inverosimile nei magazzini dei musei, sarebbe opportuno aprire dei poli espositivi nelle scuole di ogni Comune italiano, nelle carceri e negli ospedali. Laddove, invero, la Bellezza può restituire forza e luce e dare sostegno alla speranza e a ciò che di meglio alberga nella mente e nel cuore degli uomini.