Ma Auditel risponde così alla nostra Anna
Le
abitudini d’ascolto della nostra intervistata consentono di evidenziare tre comportamenti (alcuni all’apparenza comuni) che, se replicati su scala più ampia, in qualche modo falserebbero i dati. Ecco come risponde Auditel. «Si applicano due protocolli di “Controllo Qualità”. Nel caso 1, ( televisore rimasto acceso durante altre attività domestiche) e
nel caso 3 ( televisore lasciato acceso anche quando si esce di casa) viene applicato un protocollo che si chiama “Constant Viewing” . Il protocollo prevede che il meter possa rilevare secondo per secondo anche l’attività svolta dalla famiglia sul
telecomando. Nel caso di prolungata inattività o non collaborazione della famiglia per più di tre ore consecutive, non solo l’ascolto delle ore in questione ma l’intero ascolto della giornata di quella famiglia viene scartato dalla produzione. Ovviamente si tratta di una “convenzione” (le tre ore) che tuttavia interviene per eccesso (ossia in maniera più stringente sui dati rilevati) proprio per fornire un dato semmai più basso ma non alterato. Quanto invece al caso 2 ( aggiornamento degli ospiti o dei componenti non fedele), lo standard internazionale adottato
da Auditel prevede un protocollo di validazione denominato “Indagine Coincidenziale”. Si telefona quotidianamente senza
preavviso a un numero di famiglie ritenuto significativo, si chiede che cosa stanno vedendo in quel preciso momento e con quanti membri del panel presenti. Poi, il giorno successivo, si confrontano le risposte date durante l’intervista con i dati raccolti dal meter e si verifica il livello di corrispondenza. Sulla base di test svolti in Italia e all’estero, non è possibile che eventuali comportamenti come quelli descritti dalla signora possano influenzare i dati».