Oggi

Ponti a rischio In Italia sono 300 di Andrea Greco

DOPO IL CROLLODEL PONTEMORAN­DI SI CERCA DI CORRERE AI RIPARI: E DOPO LE ISPEZIONI SI SCOPRECHE CI SONOVIADOT­TI IN PERICOLOE SERVONO27M­ILIARDI PER LAMANUTENZ­IONE

- di Andrea Greco

Se lo si chiede agli addetti ai lavori, la risposta è sempre la stessa: «Guardi che il viadotto Morandi non era l’unico a rischio. Anzi, almeno quello lo controllav­ano di continuo. Ce ne sono tanti altri che sono da brividi». E infatti, come spesso capita nel nostro Paese, dopo la tragedia si corre frettolosa­mente, e tardivamen­te, ai ripari. Solo negli ultimi giorni sono stati chiusi due viadotti storici e importanti. Il primo, quello sul fiume Sente, tra Molise e Abruzzo, non sale sul gradino dei più alti d’Italia per un soffio: con vertiginos­i 185 metri è quarto in classifica. È stato deciso di chiuderlo all’improvviso, dopo che aveva passato indenne le verifiche di stabilità lo scorso 29 agosto. All’epoca secondo l’Anas avrebbe avuto solo bisogno di qualche lavoro di consolidam­ento. Poi, a metà settembre arriva la doccia fredda: un pezzo dell’impalcato è appoggiato al pilone per soli 20 centimetri, con il freddo l’acciaio si potrebbe restringer­e e l’appoggio potrebbe non essere sufficient­e. Detto semplice semplice: il rischio è che venga giù tutto.

IN SERVIZIO DA 129 ANNI

Situazione diversa, ma in effetti simile, per il ponte San Michele, lo storico viadotto a due piani in metallo che scavalca l’Adda tra Calusco e Paderno, in Lombardia. Il ponte, su cui passano treni e auto, resterà chiuso

per un paio di anni per profondi lavori di consolidam­ento. Negli ultimi mesi in tanti avevano segnalato oscillazio­ni anomale, vibrazioni, tremori. Progettato dall’ingegnere svizzero Jules Röthlisber­ger, costruito completame­nte in ferro, senza saldature, ma fissato con rivettatur­e, è stato inaugurato nel 1889, e da allora, per 129 anni, ha stoicament­e tenuto fronte a un traffico via via crescente. Adesso getta la spugna anche lui. Saranno necessari almeno due anni di lavori prima di vederlo riaperto.

QUANTI SONO A RISCHIO

Dopo il crollo del viadotto genovese si sono intensific­ati i controlli in tutta Italia e i risultati ( provvisori ma attendibil­i) sono impression­anti. Su 45 mila infrastrut­ture tra ponti e gallerie, 11 mila (in pratica il 25 per cento) hanno bisogno di manutenzio­ne urgente, e sono circa 300 i ponti a rischio di crollo: questo secondo Mario Breglia, il presidente di Scenari

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altissimo Il ponte sul Sente è e in equilibrio precario: chiuso Il ponte sul fiume Sente, che collega Abruzzo e Molise, è stato chiuso dopo l’ispezione dell’Anas: l’appoggio del piano stradale sarebbe precario.
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Per gli ingegneri è un vero capolavoro ma... Chiuso
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