Nonni e nipoti Quanto contano in famiglia di Erika Riggi
LE GIOVANI FAMIGLIE DOVREBBERO FARE AMEN ODI 5,4 MILIARDI DI EURO DI AIUTI ALL’ANNO. MA, GRAZIEAINIPOTI, I SENIORSI TENGONO IN FORMA (ANCHE MENTALMENTE)
Ma quale pensione! La vita dei nonni italiani è sempre più attiva e impegnata: coinvolti nella quotidianità familiare più di tutti i loro coetanei europei, dispensano
consigli a figli e nipoti (44% contro la media europea del 27%), si tengono aggiornati sulle innovazioni (39% vs 42% europeo) e badano ai
piccoli di casa (35% vs 28%). Sono solo alcuni dei dati emersi dall’edizione 2018 del sondaggio “I Senior di oggi in Europa. Sentirsi utili per invecchiare bene”, condotto dalla società di ricerca Ipsos per la Fondazione Korian per l’invecchiamento di qualità su 8 mila intervistati (Institut du Bien Vieillir Korian). «Gli effetti positivi sono tanti, sia per la gestione delle incombenze familiari, sia per il benessere dei senior», spiega Eleonora Selvi, responsabile comunicazione senior Italia Federanziani: «Li porta a restare attivi fisicamente, e conse- guentemente a migliorare le proprie condizioni di salute, ma anche intellettualmente, aiutandoli a mantenere l’ elasticità mentale che permette di
viveremeglio, avendo a disposizione un antidoto prezioso contro l’isolamento e la depressione». Non a caso, dice ancora la ricerca, più di tre anziani su quattro si sentono ancora utili (77%) e pongono l’accento sulla loro autonomia (35%) e sulla genitorialità (29%) come chiavi della loro felicità. Ecco allora i consigli per farlo al meglio, senza inciampare.
SOLE, CUORE E TABLET
I bambini di oggi sono più sedentari, sempre davanti alla tv o con un tablet in mano? « I nonni possono aiutarli a essere più dinamici, tenerli all’aria aperta quando possibile, cosa che sarà certamente ben vista dai genitori, i quali hanno meno tempo nei giorni lavorativi». Spesso sono loro che si trovano a preparare la merenda dei nipoti e possono incentivarli a consumare più frutta, cibi sani e meno merendine confezionate. «I nonni possono riscoprire con i loro nipoti i giochi tradizionali (le carte, la dama, gli scacchi), ma anche avvicinarsi a quelli contemporanei e alle nuove tecnologie imparando, per esempio, a usare i tablet ». Da un sondaggio dell’Osservatorio di
peranziani.it (il primo senior advisor per la terza età) il 59% dei nonni dichiara di essersi avvicinato alle nuove tecnologie proprio grazie al supporto dei nipoti, che li hanno guidati nell’apprendimento delle funzioni base di pc e tablet, ma anche nell’utilizzo delle chat, come WhatsApp, che permettono agli anziani di sentirsi meno soli (77%) e di restare sempre in contatto con i propri familiari (63%). Anche molti centri sociali per anziani tengono corsi per avvicinarsi a internet e alle nuove tecnologie. «Noi di Senior Italia Federanziani», continua Selvi, «abbiamo raggiunto negli anni passati 205 mila senior in due anni per insegnare loro a usare il tablet e la Rete, per consentire loro non solo di tenersi in contatto più agevolmente con la pubblica amministrazione, ma anche con figli e nipoti sia lontani che nella stessa città».
L’AIUTO È ANCHE ECONOMICO
Ancora dalla ricerca Ipsos risulta che i nonni italiani sono gli europei che
mettono da parte più soldi (il 54%, primadi tedeschi, 47%, francesi e belgi). E il 40% aiuta economicamente i figli o altri membri della famiglia, contro la media europea del 24%.
«Rappresentano un sostegno economico fondamentale per le famiglie italiane», continua Selvi di Federan
ziani, «con un trasferimento diretto di denaro che abbiamo calcolato in
5,4miliardi di euro ogni anno, tanto più che i giovani genitori di oggi si trovano spesso in condizioni economiche precarie». Ragione per cui sono spesso i nonni a pensare a un piano di accumulo per i nipotini: «Il consiglio che possiamo dare è quello di orientarsi verso prodotti economici e meno rischiosi, trattandosi di un investimento a lungo termine». Si può partire con una piccola somma che si incrementa ogni anno o quando possibile. « Fondamentale », conclude Selvi, « è fare attenzione ai costi legati all’investimento. I prodotti più adatti sono i conti e certificati di deposito, i buoni postali e i fondi comuni. Oppure i piani di accumulo proposti da molti intermediari, che consentono una scelta di strumenti molto ampia».