Ma davvero ci si può innamorare a 9 anni?
A IVREA, UNO SCOLARO SI È FATTO PORTARE DALL’ AUTISTA DELLO SCUOLABUS A CASA DELLA“FIDANZATINA”
Sin dalla seconda infanzia, ibambinipossono provare sentimenti intensi, più forti e diversi
dall’amicizia. È un’attrazione emotiva che fa battere il cuore ma non ha a che fare con
l’amore come lo intendiamonoi adulti, direi cheèuna specialesimpatia. Labimbanonsi è presentata a scuola perché era malata e il suo amico ha deciso di andare a trovarla, anche senza essere accompagnato da mamma e papà. Quanto è accaduto va guardato con tenerezza, va mantenuto nella cornice dell’infanzia, stando attenti a non proiettare su questo bambino schemi nostri. La verità è che
sindapiccoli i nostrifigli subisconoforti condizionamenti perché vedono spesso intv,n elle pubblicità o persino nei cartoni animati, la narrazione dell’amore adulto che poi emulano. Noi, come educatori, dobbiamo guardare questi avvenimenti senza fare il tifo, senza forzare le cose, e soprattutto senza costruire dei copioni che potrebbero generare nei due bambini la dinamica della “coppietta”. L’autista ha empatizzato troppo col “bisogno” del
bambino, avrebbe potuto dire: «Devi proprio voler bene a questa amica. Alla tua tua età, però, finita la scuola si torna a casa. Ne parlerai con la mamma di questa idea della visita». Se noi trasformiamo tutte le parole e i desideri dei piccoli in azioni, se mettiamo in atto le loro emozioni, acceleriamo un percorso che non sono ancora pronti a vivere.