Ma la tessera fedeltà per i sacramenti funziona veramente?
L’IDEA DI COLLEZIONARE PUNTI (ANDANDO AMESSA) PER LA CRESIMA FA SCALPORE. E METTE IN GIOCO LA FEDE
Ha fatto scalpore l’iniziativa proposta da don Angelo Fontana a Lurate Caccivio (Como): un ragazzo iscritto alla Catechesi di iniziazione cristiana deve “frequentare” (e certificare con un’apposita tessera) alme noi 2/3 delle attività proposte e la Messa festiva. Comprendo l’originalità dell’iniziativa e, in qualche caso, lo stupore dei genitori di questi ragazzi, ma non condivido nessun ti podi accanimento contro il sacerdote e la sua iniziativa. Come il Parroco stesso dice, sembra così ovvio che chi non fa gli allenamenti, poi, non giochi la partita. E così in altri campi: chi non impara a ballare non partecipa al saggio; chi non frequenta regolarmente il corso di judo non può pretendere di conquistare i colori della cintura. Anticamente, chi voleva diventare cristiano veniva affidato a una comunità familiare o ecclesiale con la quale condividere la preghiera, la conoscenza della Parola di Dio; con la quale esercitare la carità, uno stile di vita evangelico. E al termine di questo cammino veniva accolto nella Chiesa e battezzato. Oggi se si rifiutasse a qualche bimboil battesimo, si correrebbe subito da Papa Francesco... Ma battezzare vuol dire anche educare cristianamente. I genitori che iscrivono il proprio figlio a un percorso di iniziazione cristiana devono sapere che questo non è costituito so loda qualchemomentodi catechesi. E dovrebbero dire al ragazzo: vorremmo per te una piccola esperienza cristiana fuori dalla famiglia per cui ti invitiamo a partecipare alle iniziative della parrocchia, che non sono solo “il catechismo”, ma anche la Messa domenicale, la preparazione al Natale, la partecipazione alla vita dell’oratorio con le varie iniziative. Forse la vera domanda non dovrebbe essere sulla “tessera”, ma un’altra: «Io credo ononcredo inGesù? Echimi aiuta in questo cammino di fede?». Naturalmente, a monte c’è sempre la libertà di accettare o no questa “sfida”.