I politici? Una tribù che balla
LA PREMIER INGLESE HA IMPROVVISATO UN GOFFO BALLETTO SULLE NOTE DEGLI ABBA. MANONÈLAPRIMA GOVERNANTE A DIMENARSI IN PISTA. C’È ADDIRITTURA CHI, FACENDOLO, È RIUSCITO A INFORTUNARSI...
Andate su YouTube, cercate la sigla di SuperQuark e fatela partire. Fatto? Ora potete continuare a leggere (meglio se immaginando la voce di Piero Angela). Oggi parleremo della tribù dei politici danzanti, quelli che nelle occasioni più strambe, spesso ufficiali, si abbandonano a danze talvolta tanto scomposte da suscitare non solo ilarità ma anche una domanda: perché? L’ultima in ordine di tempo è la premier britannica Theresa May, che al congresso del suo partito è arrivata sul palco sulle note di Dancing Queen degli Abba, ballando verso il pulpito.
Non è chiaro se si sia trattato di un moto spontaneo (goffo e autoironico) o di un’operazione simpatia (la sua popolarità è molto bassa), e non è chiaro neanche se quando pochi giorni dopo il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker l’ha imitata su un palco a Bruxelles l’abbia davvero fatto (come ha detto) per farle un complimento o piuttosto per fare il verso a Mrs. Brexit.
TUTTA COLPA DEI SOCIAL
Quello che si sa è che sono solo gli ultimi due a entrare nella lista dei ballerini della politica. Un tempo, le attitudini ballerecce dei politici erano relegate al gossip: celebri quelli sulle nottate in discoteca diGianniDeMichelis, o sulle capacità coreografiche di Paolo Cirino Pomicino, consegnate alla leggenda da una indimenticabile scena de Il Divo, di Paolo Sorrentino, in cui arriva in pista in scivolata a una festa da Grande bellezza. Poi sono arrivati gli smartphone e soprattutto i social, e hanno iniziato a viraleggiare video delle performance dei politici alle feste di partito. Lo ricordateMatteo Salvini che balla Andiamo a comandare di Rovazzi a Pontirolo? E il suo predecessore al Viminale, Ange-
linoAlfano, che conRenato Schifani, ballando sulle note di Happy di Farrell Williams nel 2014, annunciava la scalata di Ncd al centrodestra (poi la canzone è prematuramente finita). Tutte cose che avremmo preferito non vedere e che si sono aggiunte ai balletti dei leader nelle occasioni ufficiali. Come dimenticare la danza di GeorgeW. Bush assieme a una compagnia di danza africana? O quella in stile Bollywood in cui si è lanciato lo scor- so anno il premier canadese Justin Trudeau (confermando che non basta essere fascinosi per essere anche aggraziati)?
ECCO PERCHÉ BALLANO
Potremmo continuare con GiorgiaMeloni, Mara Carfagna, Virginia Raggi, HillaryClinton, DonaldTrump, persino Vladimir Putin. La verità è che, se sei in ballo con la politica, prima o poi ti tocca anche danzare. Il che potreb- be persino avere una spiegazione antropologica. Nelle società tradizionali, i balli sono ilmodo in cui si ritualizza (e governa) il tentativo di scacciare le forze avverse, spaventandole o “sudandole via” (se ci si ritiene posseduti). Ma i balli sigillano soprattutto le trasformazioni. E visto il periodo, non resta chemettersi comodi e aspettare di vedere chi sarà a lanciare il Ballo del Cambiamento.