Oggi

Le 8 dell’Ave Maria

“DONSPRITZ” RACCONTA LA FIGURA DELLA VERGINE COL PAPA E MOLTE DONNE FAMOSE. CHE SI CONFIDANO TRA SANTITÀ E MATERNITÀ

- di Maria Giuseppina Buonanno Milano, ottobre

C’è anche Papa Francesco. Il Pontefice dialoga con don Marco Pozza nel programma AveMaria (suTv2000da­l 16 ottobre in prima serata). Cappellano del carcere Due Palazzi di Padova, don Marco, chiamato anche don Spritz per la sua abitudine a evangelizz­are i giovani nei bar, conduce una riflession­e sulla preghiera mariana: ospita personaggi dello spettacolo - come quelli che presentiam­o in anteprima - e poi suore, madri coraggio, una figlia abbandonat­a, un detenuto e molti altri protagonis­ti. Porta così l’AveMa- ria nella complessit­à contempora­nea e discute anche di maternità, femminilit­à, solitudine. Nella prima puntata, don Marco accoglie nel programma Sonia Bergamasco, moglie dell’attore Fabrizio Gifuni e madre di Maria e Valeria. Che racconta così la sua maternità: «L’ho desiderata profondame­nte e penso di cavarmela abbastanza bene. Sono anche molto aiutata da mio marito». E ragiona sul ruolo materno: «Unamadre deve anche essere in grado di dire no». Quando l’attrice pensa a Maria diNazareth - il viaggio

1Carla Signoris Vengo da una famiglia cattolica, sono stata battezzata, avevo addirittur­a una zia suora, quindi sono anche raccomanda­ta.

2Cristiana Capotondi Essere la mamma di Cristo, come si dice in Romagna, è tanta roba.

diTv2000in­torno alla preghierap­assa anche dalla Terra Santa - ha davanti agli occhi l’immagine della Madonna del parto. Con Michelle Hunziker donMarco recita il verso “Il Signore è con te”. E lei si confida: «Quando stai bene con te stesso e conDio e non hai più paura della solitudine, allora sei davvero forte, ma il percorso è lungo». La conduttric­e svelapoi il suo rapporto con la preghiera e la figura di Maria. «Prima di salire sul palco prego. Chiudo gli occhi, mi metto in contatto... E con laMadonna ho un rapporto bellissimo. Soprattutt­o adesso, perché quando ero bambina lei come unamamma c’è sempre stata, ma non l’ho considerat­a tanto perché noi figli siamo così, pretendiam­o la presenza dei genitori per ignorarli». Michelle affida a don

3Michelle Hunziker Prima di salire sul palco prego. E con la Madonna ho un rapporto bellissimo. Soprattutt­o adesso, perché quando ero bambina, non l’ho considerat­a tanto. 4Sonia Bergamasco Ho desiderato profondame­nte la maternità e penso di cavarmela abbastanza bene. Una madre deve saper dire no.

5Cristina Parodi La Madonna è una figura struggente. Prego lei perché la sentopiù vicina di Dio, di Gesù. 7 Noa Quando penso a Maria, penso almiracolo e che senza miracoli la vita sarebbe orribile. 6Cristina Comencini Della storia di Maria mi appartiene la maternità. E anche la sua solitudine. 8Letizia Moratti Recito l’Ave Maria tutti i giorni, mattina e sera. L’ho insegnata anche alle mie nipoti...

Marco anche le sofferenze legate alla setta nella quale si è ritrovata, anni fa, e la felicità dellamater­nità. «Chiedevo sempre al Signore: “Ti prego, dammi una seconda possibilit­à di formare una famiglia, anche se la prima volta ho fallito”. Il Signore ci ha messo 17 anni. È stato bravo perché mi ha dato questa possibilit­à quando ho smesso di frignare… Perme lamaternit­à è stata un regalo di Dio». La fascinazio­ne di Maria tocca anche Cristiana Capotondi. L’attrice parla della sua educazione religiosa vissuta in famiglia, tra il papà cattolico e la mamma ebrea, e spiega che cosa la colpisce della Madonna. «Essere la mamma di Cristo, come si dice inRomagna, è tanta roba! Deve essere stata dolorosa la vita di Maria come mamma. Mi affascina di lei, poi, l’idea che diventa figlia di suo figlio», confida. L’attrice Carla Signoris, moglie di Maurizio Crozza, mamma di Giovanni e Pietro, 19 e 17 anni, racconta la primamater­nità, arrivata a 39 anni, dopo otto di matrimonio. «Con Maurizio ci siamo guardati e abbiamo detto: “Sarà mica presto?”. Non eravamo pronti ad avere un figlio. Era unmomento particolar­e della nostra vita, unmomento di crisi», dice. E affronta con donMarco il suo rapporto con la fede e l’Ave Maria. «Vengo da una famiglia cattolica, sono stata battezzata, avevo addirittur­a una zia suora, quindi sono anche raccomanda­ta... Ho passato il periodo della crisi, della critica e orami faccio delle domande. Ma poi ho bisogno di darmi come risposta un senso che sia altro da quello che posso toccare. Lo sento che c’è altro, che io adesso non capisco ma che poi capirò». Intanto, svela l’amore per il suoMauri: «Èmeravigli­oso. È un uomo speciale». Cristina Parodiparl­a inmodo ispirato dellaMadon­na: «È una figura bellissima, struggente. Nella preghiera tante voltemi rivolgo a leiperché la vedopiù vicina a me di Dio, di Gesù. Ha accettato la maternità senza spaventars­i». Il programma Ave Maria si conclude il 23 dicembre con una conversazi­one tra don Marco e Papa Francesco. Ma prima il sacerdote dialoga anche con la cantante israeliana Noa, con Letizia Mo ratti, con la regista Cristina Co mencini, tre figli, tra cui l’ ex ministro Carlo Calenda, e nonna di sette nipoti. «Io sono ebrea, e quando penso a Maria, penso alla bellezza, alla maternità, alla femminilit­à nel senso più alto. Penso al miracolo, e che senza miracoli la vita sarebbe orribile», sottolinea Noa. «Recito l’AveMaria tutti i giorni. Emi piace pensare che esista un rapporto di rinascita che va oltre lamorte, e io lo sento per quanto riguarda Gian Marco ( il marito, scomparso lo scorso febbraio, ndr)», riflette commossa Letizia Moratti. «Della storia di Maria mi appartiene la maternità. E anche la sua solitudine perché io ho sempre avuto la sensazione che fosse stata sola…», dice Cristina Comencini. Ma tra donMarco e Papa Francesco, il mistero di Maria appare vicino.

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In dialogo esco Franc con
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