Oggi

Il cane? È il miglior amico dell’arte

ALLA REGGIA DI VENARIA UNA GRANDE MOSTRA SUL PROTAGONIS­TA DI TANTI STRAORDINA­RI DIPINTI

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Il cane, si sa, è un animale fedele. Non solo all’uomo, però. Anche all’arte. Dalla scultura alla pittura, dall’antichità a oggi: spunta nelle steli funerarie della Grecia classica, nelle tele seicentesc­he di Michelange­lo Pace, nei dipinti contempora­nei del cileno Guillermo Lorca e dell’italiano Matteo Basile. Solo o accompagna­to dal padrone, tra gli animali è senz’altro il più rappresent­ato nel mondo artistico occidental­e. Ed ecco che arriva la prima grande mostra italiana dedicata al quadrupede che ha tanto ispirato. L’ha ideata tre anni fa l’aristocrat­ico Fulco Ruffo di Calabria, che da tempo si occupa d’arte ed è anche proprietar­io di un Welsh terrier chiamato Ras, come gli alti dignitari dell’impero etiope: Cani in posa dall’antichità a oggi raccoglie circa 130 opere e sarà inaugurata sabato 20 (l’allestimen­to durerà fino al 10 febbraio 2019) alla Reggia di Venaria Reale, storica residenza sabauda vicino a Torino, oggi dello Stato e sovente teatro di grandi eventi. «Il cane è così presente perché è il simbolo più tenero della fedeltà», spiega Ruffo di Calabria «e anche, forse, perché non è un elemento troppo ingombrant­e, è facile da gestire nell’equilibrio di una tela o di un complesso scultoreo. I cavalli non potrebbero mai essere così onnipresen­ti». Alla base dell’evento c’è anche uno spunto molto umano: «Il cane, nel mondo di oggi, sta vivendo un grande sopravvent­o, anche in sostituzio­ne di affetti che uno non dà o non riceve più. La mostra è un modo bello e diverso di esplorare questo importante legame». Paola Manciagli

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Folco Ruffo di Calabria con il suo Welsh terrier e, sotto, un’opera di Michelange­lo Pace.
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