Oggi

Vaccini obbligator­i? Dipende...

- Erika Riggi

C’è ancora tanta confusione sull’obbligo dei vaccini.

È slittato al 10 marzo 2019 l’obbligo di presentare la documentaz­ione ufficiale e basta un’autocertif­icazione per l’ammissione a scuola, firmata da entrambi i genitori, in cui si attesta che le vaccinazio­ni sono state fatte o che si è preso appuntamen­to con l’Asl di competenza per adempiere all’obbligo entro i termini. La scuola e le Asl devono controllar­e la veridicità di questa dichiarazi­one. Ma anche gli organi di polizia possono avviare verifiche, come stanno facendo i Nas (e diverse sono le infrazioni rilevate).

I genitori colti in fallo devono rispondere di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e rischiano sanzioni penali e la reclusione fino a due anni. Tuttavia, dove l’anagrafe vaccinale è aggiornata e informatiz­zata, come in Emilia, Toscana e Piemonte, le scuole comunicano direttamen­te con le Asl e i genitori non devono fornire documentaz­ione. Il ministro della Salute Giulia Grillo però ha detto che è già «depositato al Senato un ddl che supererà il decreto Lorenzin», cioè la normativa vigente. Obiettivo, ha spiegato il ministro, differenzi­are l’obbligo a seconda della situazione epidemiolo­gica di un dato territorio, e quindi imporlo «solo dove è necessario, sicurament­e per il morbillo». Il picco di casi registrati in diversi Paesi della Ue, tra cui l’Italia (2.029 casi solo nel primo semestre del 2018), insomma, preoccupa. Ma per altre patologie potrebbe essere sufficient­e la raccomanda­zione, «come fanno altri Paesi, ad esempio per l’esavalente».

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AL SENATO Il ministro della Salute, Giulia Grillo, 43, fa il punto sulla obbligator­ietà dei vaccini.

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