Oggi

« Ho 40 anni e tre vite » (ma laquarta sarà in Italia)

Elisabetta Canalis «Vi racconto i miei splendidi 40 anni» di Marianna Aprile

- Di Marianna Aprile foto Julian Hargreaves

Su Instagram, lo ha ammesso: «Aspettavo questo giorno come si aspetta una cartella di Equitalia». Il giorno incriminat­o era il 12 settembre scorso, quando Elisabetta Canalis, nella sua casa di Los Angeles, si è alzata al mattino, ha baciato il marito Brian, spupazzato la piccola Skyler e... com- piuto 40 anni. «Ho sperato non se ne ricordasse nessuno, ma già il giorno prima le maestre di Skyler mi hanno fatto trovare gli auguri nella cassetta delle lettere». Visto che è periodo di pace fiscale, proviamo a difendere questa decade che spaventa tutte. I compleanni, come le cartelle di Equitalia, quando arrivano danno lezioni. Cos’ha imparato? «Aprendere sul serio chi dice di sentirsi sempre uguale. Iomi sento 27-30 anni e invece sul calendario il tempo passa. Spero di crescere entro i 60. Anche perché sono già allamia terza vita: la prima in Sardegna, la seconda a Milano, la terza negli Stati Uniti».

Ci arrivò da fidanzata di Clooney. «Ma no, sono andata in America perché fin da piccola, quando seguivo mio padre nei suoi viaggi di lavoro, mi sono innamorata di quel Paese. Se nome ne sarei rimasta in Italia».

A 20 anni, si immaginava a 40 a Los Angeles, moglie e mamma? «Non sono mai stata una grande fan dell’essere madre. Ho sempre pensato che dovesse essere l’amore per un uomo a spingerti a volerlo diventare, non la voglia di esserlo a ogni costo. Se non avessi incontrato Brian, non avrei mai davvero desiderato un figlio».

Con nessuno dei suoi ex ci aveva mai pensato? «Mah… O forse Brian è arrivato nel momento giusto della vita, chissà».

Negli ultimi mesi, è stata spesso in Italia per le riprese della fiction

L’Isola di Pietro 2, girata nella sua Sardegna. Non le è venuta voglia di tornare? «Brian si trasferire­bbe in Italia di corsa, ma per lavoro non può farlo. Lamia vita ora è lì, Skyler studierà lì. Ma sul futuro abbiamo piani molto chiari: tra 15 anni, torneremo. Non invecchier­ò negli StatiUniti, l’Italia è il mioPaese, nonpotràma­i essere solounpost­odove fare le vacanze. E poi mi ha dato tanto, anche nel lavoro».

Ne L’Isola di Pietro 2 recita con Gianni Morandi. Nel bilancio dei suoi 40 anni, che posto ha? «Le basti sapere che il copione non prevede scene conGiulia (ilmio personaggi­o) e Gianni, e che però sul set noi eravamo sempre insieme. Scegliendo­mi per i suoi due Festival di Sanremo, ha segnatouna­svolta importante­nellamia vita: allora, avevo già fatto tante cose, mami stavo disamorand­o. E luimi ha fatta “ripartire”».

Lei sembra non perdere mai, nonostante l’Oceano, le persone cui tiene. Su tutte, l’ex collega di Stri

scia, Maddalena Corvaglia. «Separo conoscenze e amicizie. Conoscenze ne ho molte, ma sono cauta, le lascio lì e nonmi aspettomai­molto dagli altri. Poi ci sono le colleghe con cui negli anni si è mantenuta un’amicizia solida: Federica Fontana, Alessia Marcuzzi, Maddalena. Una volta qualcuno mihadetto cheun’amicaèunap­ersona concuinonh­aipauradi addormenta­rti sul divanoepuo­i essere te stessa. Ecco, io con loro treposso addormenta­rmi sul divano».

Facciamo un gioco. Chiuda gli occhi e passi in rassegna i suoi 10, i

suoi 20, i suoi 30 anni. «A 10 pensavo di essere adulta, perché preparavo l’esame di quinta elementare, con lamia amica Irene. Sono stataunaba­mbina felice, sognavo di fare la veterinari­a. A20, sapevo divoler starefuori casa, studiavoLi­ngue straniere allaStatal­e diMilano e facevo casting per la moda. Ma non mi prendevano perché era il periodo diKateMoss, erano tuttemagri­ssime e io ero “tettona”. E mi rifiutavo di spendere un milione ( circa 516 euro, ndr) per fare un book. E così ai casting lasciavo foto e numero di telefono». Era periodo di molestie allora? «La mia più grande fortuna è stata incontrare Franchino Tuzio ( scomparso un anno fa, ndr), che è stato il mio agente, appenaarri­vataaMilan­o. Miha messa inguardia suchidovev­o evitare, mi segnalava gli agenti che portavano le ragazze a cene con direttori di rete, produttori e possibili compromess­i. Mi ha insegnato che gli incontri di lavoro si fanno inufficio o a pranzo conl’agente, di certo non a cena o in hotel. Detto questo, un compliment­o, se è tale, fa piacere a tutte e alle belle ragazze arrivano. Poi sta a tedecidere seequanto dar seguito. Sarà impopolare, ma io dico sempre che questo lavoro non devi farlo per forza, quindi puoi scegliere di dire “no”. E le dico un’altra cosa: in base allamia esperienza, c’èmolta più offerta chedomanda, è pienodi ragazze chedannope­r scontatodi dover andare a letto con qualcuno per avere un lavoro. Il che significa che se è vero che gli uomini usano il potere per avere donne che altrimenti potrebbero solo sognare, è altrettant­o vero chemolte ragazze usano la bellezza per portarsi a casa lavori che altrimenti non avrebbero». Per aver seguito quei consigli, lei qualche occasione l’ha persa? «C’è stato unmomento incuimi è stato offerto un lavoro ed era chiaro che nel pacchetto ci sarebbe stata lapossibil­ità di dover scendere a qualche compromess­o di quel genere, sì. È successo in Italia. Ma ho risposto che ero felice di quel che avevo, ed era vero. E come me nel mio ambiente ce ne sono tantissime». I 30 sono quelli di Sanremo. Veniamo ai 40. Ha tagliato i capelli. Aveva voglia di cambiare? «Già da un po’, ma finché non abbiamo finito le riprese non potevo» Posso far notare che anche il suo décolleté pare... rifiorito? «Ho avuto una... seconda giovinezza, una tempesta ormonale che mi ha fatto tornare alle forme che avevo a 27

anni… ( scoppia a ridere, ndr)». Vive sotto i riflettori da 20 anni. Le è mai pe- sato? «Dopo il periodo con Clooney, non la vivevo bene, c’era gente che dormiva sotto casa mia, un incubo. La mia famiglia è la mia isola felice, non la darei mai del tutto in pasto agli altri». Periodicam­ente la danno in crisi col suo Brian. Che effetto le fa? «Vivo lontana, sono diventata di una noia mortale, sono sposata, ho una bambina e i tempi delle pazzie sono lontani. Qualcosa si devono pur inventare. Con Brian ci ridiamo su». Domanda di cattivo gusto: per quanto un uomo sia fascinoso - e Brian lo è - come fa a non tremare arrivando, nella vita di una donna, dopo George Clooney? «Se Brian fosse stato il tipo da farsi simili paranoie, non me ne sarei mai innamorata. È sicuro di sé e poinonha nulla da invidiare a nessuno». Lei si è sempre divertita molto. Come ci è finita con uno “quadrato” come suo marito? «Mica sono andata in pensione eh! Esco ancora, ma la voglia di fare le cose è diversa. Mi sveglio prestissim­o, sono stanca, vado a letto alle 21.30, anche perché a Los Angeles si cena alle 18.30. Certo, io e Brian siamo diversi. Sono la quota pazza della sua vita. Lui faunlavoro spietato, “apre” le persone, gli salva la vita e torna a casa col sorriso. Io invecemaga­ri mi innervosis­co se trovo la manicure chiusa. Forse entrambi siamo, per l’altro, la proiezione di quello che avremmo voluto essere davvero». Non ha mai mostrato il volto di sua figlia. Lo farà mai? «Lo farò quandopotr­ò associarlo a una campagna per i diritti dei bambini o degli animali. So che mi accuserebb­ero di strumental­izzarla, ma sarebbe per l’Unicef o per i diritti degli animali, non per una griffe». Per ChiliTv, intervista divi di Hollywood. In Italia, invece, chi interviste­rebbe? «Gianfranco Fini, uomo di grande cultura. Mi affascinav­a come parlava, aveva idee giuste ma non si imponeva con arroganza, era un piacere ascoltarlo. Un politico puro che credeva in quel che faceva. Peccato sia finita così».

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