Ryan Gosling ngn «Sono il primo uomo sulla LunaL e il più felice sulla Terra»
Ho fatto il primo uomo sulla Luna perché sono il più felice sulla Terra
SUL GRANDE SCHERMO, L’ATTORE CANADESE INTERPRETA NEIL ARMSTRONG, «UNA PERSONA STRAORDINARIA», DICE. E, COMENEL LAVORO, ANCHE NELLAVITAPRIVATAÈ UNUOMO ENTUSIASTA. PADRE DI DUE BAMBINE E COMPAGNODELLA BELLA EVA MENDES, RIVELA: «CONLOROÈ IL PARADISO»
RyanGosling è innamorato perso di tre fanciulle: le figlie Esmeralda, 4 anni, e Amada, 2, ed Eva Mendes, la splendida donna che ha abbandonato la sua formidabile carriera di attrice per metter su famiglia con lui. Il talentuoso attore canadese me lo fa capire mostrandomi una stupenda foto sul suo smartphone. Le donne ti battono 3 a 1 in casa, gli dico scherzando, come ti va? «È il paradiso!», mi risponde sorridendo. «È come camminare in un campo di fiori. Come stare tra gli angeli», aggiunge, causando sospiri di meraviglia tra un paio di colleghe straniere entusiaste di incontrarlo. «Ryan Gosling, quello di Le pagine della nostra vita! », puntualizza una giornalista giapponese ricordando il romantico film del 2004 che lo lanciò come uno dei più preparati attori della sua generazione. Da allora Ryan non si è mai fermato, proponendo sempre nuovi ruoli che lo hanno visto poi trionfare con La La Land e Blade Runner 2049. Lo incontro al Kennedy Space Center per l’uscita del film First Man, diretto dal giovane regista di La La Land Damien Chazelle, nel quale Ryan interpreta Neil Armstrong, il primo uomo a metter piede sulla Luna, ma lo conosco e ci incontriamo spesso da quasi 15 anni. È un bravo ragazzo, colmo di sorprese e iniziative come quando, nel 2005, lo trovai tra i volontari in soccorso dei sopravvissiuti all’uragano Katrina, che distrusse gran parte di New Orleans. Gentile e umile, ha sempre cercato di non strombazzare le sue imprese. Ora lo fa anche con questa magnifica interpretazione. Come sei arrivato a questo pre- stigioso ruolo? Cosa sapevi dello sbarco sulla Luna? «Direi poco o nulla. Sono nato in un piccolo paese del Canada nel 1980 e devo ammettere che l’unica immagine della spedizione sulla Luna era quella del logo di MTV ( sorride, ndr). Solo quando Damien me ne ha parlato, mi sono informato e ho trovato il programma spaziale degli Anni 60 davvero straordinario, iniziando dal famoso discorso di Kennedy del 1962, quando annunciò che l’America avrebbe fatto qualcosa di impossibile prima della fine di quel decennio». «Andremo sulla Luna, non perché è facile, ma perché è difficile», disse. Un momento storico che si vede nel film. «È un momento di grande orgoglio per il popolo americano. Quelle parole incendiarono le anime e i cuori di scien-