Oggi

Quando cambierà il Padre Nostro?

LA FRASE «NON CI INDURRE IN TENTAZIONE» DIVENTA «NON ABBANDONAR­CI ALLA TENTAZIONE»

- don Ivan Maffeis sottosegre­tario Cei

Ametà novembre l’ Assemblea generale dei Vescovi italiani ha approvatol­a traduzione italiana della terza edizione del Messale Romano. Giunge così a conclusion­e un percorso durato oltre 16 anni, che ha visto lavorare una commission­e di esperti, attenta a

restituire­i testi della liturgia migliorati sotto il profilo teologico, pastorale e stilistico.

Il risultato unisce una loro maggiore comprensio­ne con un’aderenza più piena al testo biblico. L’esempio più evidente è quello che riguarda l’inizio del Gloria: l’espression­e finora usata – «pace in terra agli uomini di buona volontà» – viene “superata” da una versione che recupera il testo dell’evangelist­a Luca, cantato dagli angeli nel Natale: «pace in terra agli uomini, amati dal Signore». È PadreNostr­o,

così rivista anche la preghiera del superando la traduzione con cui l’abbiamo pregata finora–

«nonci indurreint­entazione» – chepoteva daraditoau­n’interpreta­zionedisto­rcentedell­astessa immagine di Dio, quasi fosse Lui a tentare l’uomo. Di qui la scelta della Chiesa italiana: «non abbandonar­ci alla tentazione». In questo modo la formulazio­ne della preghiera diventa conforme a quella già contenuta nell’ultima versione della Bibbia e dei Lezionari.

I cambiament­i entreranno in vigore con la pubblicazi­one delMessale, attesa nei prossimi mesi:

costituirà un’occasione formativa con cui contribuir­e al rinnovamen­to delle comunità ecclesiali.

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