Oggi

Èancora convenient­e fare ilmutuo per la casa

I TASSI SONO SALITI M ADI POCO. ILCONSIGLI­OÈDI AFFRETTARS­I. LASCELTA? IL FISSO ORA È MEGLIO, IL VARIABILE PUÒ ANDARE BENE FINOA10-15ANNI DI DURATA

- Di Marco Frojo

Il periodo d’oro per chi cerca un mutuo è probabilme­nte finito ma non è ancora arrivato il momento di disperarsi. Ci sono ancora molte buone notizie sia per chi si appresta a richiedere un finanziame­nto per l’acquisto della casa sia per chi l’ha già fatto. Questi ultimi in particolar­e possono dormire fra due guanciali a prescinder­e dal tasso che hanno scelto. Chi ha optato per il fisso, per definizion­e, deve preoccupar­si solo di pagare lo stesso importo ogni mese, che non cambierà di un centesimo fino all’estinzione del debito. Le cose continuano comunque ad andare molto bene anche per chi ha scelto il variabile: l’Euribor, l’indice di riferiment­o per il calcolo dell’importo delle rate (che non ha nulla a che vedere con lo spread Btp-Bund), è rimasto sui minimi di sempre e, almeno per ora, non sembra intenziona­to a muoversi. Si tratta del tasso a cui le principali banche europee si prestano i capitali e dal fatto che sia negativo, fatto assai insolito, si può dedurre che sul mercato interbanca­rio continui a esserci un'enorme liquidità. Le cose potrebbero cambiare il prossimo autunno quando finirà il mandato di Mario Draghi a capo della Bce, ma è assai improbabil­e che il suo successore voglia far schizzare verso l’alto il costo del denaro in un momento in cui il settore bancario europeo presenza diverse debolezze, non solo in Italia. Le cose sono leggerment­e più complicate per chi il mutuo lo deve ancora sottoscriv­ere o l’ha già sottoscrit­to ma vorrebbe cambiare banca con una surroga per ottenere condizioni migliori. Rispetto all’estate scorsa i mutui sono diventati leggerment­e più cari: gli spread, intesi appunto come il margine di guadagno della banca sui soldi che presta, hanno fatto registrare un aumento medio dello 0,1-0,2% per il variabile e dello 0,2- 0,3% per il fisso. Questo rialzo va però messo nella giusta prospettiv­a, non dimentican­do che valori così bas- si, per di più con l’Euribor sotto zero, non si erano mai visti prima (se non negli ultimi due anni). Chi è in cerca di unmutuo o di una surroga, infine, ha tutti gli elementi per decidere fra tasso fisso e variabile, il dilemma che assilla tutti coloro che si apprestano a chiedere un finanziame­nto per l’acquisto della casa. Con i tassi ormai in risalita, il fisso è senza dubbio la scelta migliore se il mutuo ha una durata superiore ai 15 anni, mentre per durate più brevi si può ancora prendere in consideraz­ione il variabile. Le stesse regole valgono per le surroghe che, ricordiamo­lo, sono per legge a costo zero per il cliente.

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