L’EROINA E I PIÙGIOVANI: SERVE UNA STRATEGIA
Cara Michelle, ho una figlia adolescente e sono preoccupata. I giornali raccontano di un aumento impressionante del consumo di eroina tra i ragazzini. E, insieme, raccontano storie di giovanissime (come Desirée Mariottini) che iniziano con la droga e purtroppo finiscono con il diventare vittime di abusi... Non capisco più se i giornali esagerano, o se vicende del genere sono davvero così diffuse. Da quello che potete osservare voi di Doppia Difesa, sta davvero aumentando il numero delle ragazzine che finiscono abusate perché sono incappate in brutti giri? Mamma preoccupata della SeracheallaperiferiadiMilano, inunadellezoneincui ai “vecchi” eroinomani – sopravvissuti all’epidemia di eroinadegliAnni80– si aggiungono sempre più ragazzini, un quarantacinquenne ha salvato una ragazza con un’iniezione di Narcan, farmaco di sintesi usato in caso di overdose, epraticandolepoimassaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca, prima dell’arrivo dell’ambulanza col defibrillatore. C’è insomma una nuova deriva che avanza, a proposito della quale Riccardo Gatti, capo del dipartimento delle dipendenze dell’Ats diMilano, ha osservato: « I trafficanti stanno spingendo sull’eroina perché hannounagenerazione di clienti “vergini”, ventenni di oggi che non hannomemoria storica del disastro che tutti credevamo di aver supe
rato ». Il dottor Gatti mette in luce la necessitàdi inquadrare il problema in unaprospettivapiùampiae– anziché limitarsi a tamponare o preoccuparsi genericamente della sicurezza delle periferie – di organizzare a tappeto campagnedi sensibilizzazione per informare i ragazzidei gravissimi rischi che corrono. Aggiungo io, rivolgen
domi ai genitori: è importantetenere sempre aperto il dialogo con i figli, incoraggiandoli a confidarsieapar
lare di tutto. Non è facile, maquando ci troviamo in disaccordo con le loro scelte e il desiderio di proteggerli ci porterebbe a reprimerli (che ci riusciamo o no, quasi sempre i risultati non sonobuoni), dovremmoricordarciche inlineadimassimalacosamiglioreda fare è responsabilizzarli e informarli, aiutarli a crescere bene e sostenerli anziché pretendere di decidere al posto loro.
AIUTIAMOLI ACRESCERE INVECE DI VOLER DECIDERE AL POSTO LORO