La post@ dei lettori
LA SATIRA E REGENI
Caro direttore, leggo ormai da moltissimi anni, e sempre in modo completo, tutti gli articoli del suo settimanale. Quello che mi piace, infatti, è proprio la varietà degli articoli, dalla politica alla cronaca nera, dall’attualità a quel gossip che, come ricorda anche lei, a volte serve proprio per svagarci dai problemi più seri, nostri e del nostro Paese. Leggo sempre quindi, apprezzandone ironia e satira, anche l’articolo di Luca Bottura, che però mi ha molto deluso nell’ultimo intervento sul n. 45, quando ipotizza che i soldi spesi da Melania Trump potrebbero essere serviti per tentare di corrompere alcuni ufficiali dei servizi segreti egiziani. Ho trovato di pessimo gusto citare le atrocità cui è stato sottoposto Giulio Regeni in un articolo satirico, anche in considerazione che esiste una famiglia che non ha ancora avuto né verità né giustizia.
Sara Lazzeri
Cara Sara, Melania Trump in Egitto ha speso 95 mila dollari in poche ore, non si sa come. Sebbene nel nostro “angolo della satira”, Bottura ha voluto approfittarne per ricordare la tragedia di Regeni che, come dice lei, è ancora uno scandaloso buco nero. Che nessun governo italiano (questo, ma anche quelli precedenti) ha voluto mai affrontare con determinazione.
I MISTERI DI QUOTA 100
Caro direttore, leggevo l’osservazione del lettore Drioli (sul n. 46) che ha molto da rimetterci, a suo dire, con la quota 100, criticando Salvini. La cosa non è comune poi a tutti. Alcuni forse ci rimettono ma molti no. Ed è il mio caso: col vecchio sistema Fornero, avrei dovuto andare in pensione a oltre 67 anni, con quota 100 ci andrei a 64 (36 anni di contributi + 64 anni d’età =100). Salvini mi fa guadagnare tre anni di riposo. Capisco l’astio per un uomo che cerca di cambiare le cose, ma la matematica non è un’opinione.
Loris Rinaldi
Caro Loris, non vorrei deluderla, ma l’ipotesi alla quale il governo sta lavorando prevede almeno 38 anni di contributi. Al momento. Ma stia tranquillo, da qui a quando la contro-riforma Fornero sarà operativa faranno in tempo a cambiare i numeri mille volte. Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, sostiene che «i conti sono sbagliati». L’Europa è contraria. Staremo a vedere. Intanto, ecco la proposta di un altro lettore. Caro direttore, anch’io mi sono trovato nella situazione del lettore Drioli, seppure con qualche anno in meno (63) ma gli stessi 36 e mezzo di contributi ed esodato. Una soluzione, seppur onerosa, ma recuperabile in conseguenza del pensionamento, può essere quella di versare i contributi volontari fino al raggiungimento dei 38 anni necessari. Federico
EMANUELE FILIBERTO
Caro direttore, ho letto le dichiarazioni del Principe Emanuele Filiberto di Savoia e sono sempre più convinto che chi lo critica e lo sbeffeggia non abbia capito nulla. Troppi stupidi pregiudizi contro di lui da decenni. Le sue sono affermazioni ricche di buonsenso, che molti politicanti repubblicani di ieri e di oggi forse non hanno mai avuto. L’Italia è in grosse difficoltà, e affidarsi ai discendenti della Casa Reale che fece l’unità del Paese credo sarebbe una cosa molto saggia. Peggio di coloro che abbiamo avuto di sicuro non faranno.
Corrado Pecci
Caro Corrado, ho grande simpatia per Emanuele Filiberto, che si è riciclato come imprenditore dello “street food” in America. Ma vederlo alla guida del Paese, insomma... Per incarichi di governo ci vuole gente competente, no? (Oops...)
HOVISTO LA GUERRA
Caro direttore, chi le scrive è una persona che ha visto la guerra, e capirà che purtroppo siamo rimasti in pochi. Sentendo quello che dice questo governo mi sembra di sognare. Ho soltanto un rammarico: che tutto questo benessere si cominci ad averlo solo alla fine della nostra vita. Salvini l’ha studiata la storia? Io credo di no. Altrimenti saprebbe quello che fa con i migranti. Molti di loro sono i nipoti delle truppe di colore, inserite negli eserciti alleati specialmente dei Paesi anglosassoni, che combatterono e morirono per dare a noi la libertà.
Luciano Creati
Caro Luciano, lamemoria e la storia vanno coltivate. Nessuno può garantire che gli errori non si ripetano.
LO SPOT CON SIFFREDI
Caro direttore, trovo assurda e indelicata la lettera della lettrice che si lamenta per lo spot di Rocco Siffredi. Indelicata, sì. Perché certe cose capiamole e passiamo oltre.
Ezio
Caro Ezio, concordo sul passare oltre. Detto questo, Siffredi è sdoganato, ma se tornasse nel suo habitat naturale non sarebbe una gran perdita.