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ALDO GRASSO

OGNI GIORNO UNA GAFFE, DAL TUNNEL DEL BRENNERO AL PUGNO CHIUSO PER IL DECRETO GENOVA. UNA MANNA PER GLI IMITATORI E UNA DISGRAZIA PERDI MA IO. CHE INFATTI ...

- di Aldo Grasso Critico televisivo, giornalist­a del Corriere della Sera

Toninelli ne combina sempre una: ogni giorno una gaffe, ogni volta un gesto sbagliato. Tanto dameritars­i una galleria di soprannomi come mai era successo prima in Parlamento: ToniNo, Toni Nulla, Toni Nelly, Tontinelli…

E un coro di imitatori: Maurizio Crozza («Ho due cervelli, li collego con un tunnel»), Luca Bizzarri («Con il cuore rifarò il ponte di Aosta»), GeneGnocch­i («Nella nuova Alitalia saranno i passeggeri a decidere chi piloterà l’aereo»).

Ha fatto persino arrabbiare la presidente del Senato Maria Elisabetta­Alberti Casellati costretta a riprenderl­o quando in Senato ha mostrato il pugno chiuso in segno di esultanza per l’approvazio­ne del decreto su Genova: «Ora basta, non siamo in un asilo, avrei immaginato che ci fosse un’Aula diversa perché i 43 morti pesano su tutte le coscienze». Pare che i più preoccupat­i siano i vertici dei grillini. Come ha riferito Fabrizio Roncone sul Corriere:

«Luigi Di Maio è un piccolo puma inferocito. Nessuno sa riferire cosa si siano detti di preciso al telefono con Davide Casaleggio, ma è chiaro che Casaleggio lo ritiene responsabi­le di aver considerat­o Toninelli uno in grado di fare il ministro.

Urlando frasi in parte irripetibi­li - la fonte giura di non averlo mai visto così irritato - Di Maio fa osservare ai suoi che una giornata di potenziale propaganda positiva, con l’approvazio­ne dell’attesissim­o decreto per Genova - pur contenente il tremendo gigantesco condono per l’isola di Ischia - si è trasformat­a nell’ennesima pagina mediaticam­ente tragica per il Movimento 5 Stelle» Ormai il concentrat­issimo Toninelli compie blitz devastanti. Ha chiuso i porti alle Ong con un comunicato, senza alcun atto formale. Ha decapitato i vertici delle Ferrovie, una delle società più strategich­e del Paese, applicando lo spoil system, alla faccia della meritocraz­ia tanto sbandierat­a. Ha rottamato, in compagnia di Di Maio, l’Airbus di Stato voluto da Matteo Renzi (e se ci sarà qualche penale da pagare provvedere­mo noi cittadini).

Ha scambiato rimorchiat­ori per incrociato­ri, si è fatto riprendere, soddisfatt­o e sorridente, davanti al plastico del ponte di Genova appena crollatoma subito riscostrui­to nello studio di Bruno Vespa.

È convinto che al Brennero ci sia un tunnel percorso, ogni giorno, da centinaia di tir. Si sta opponendo alla Tav, la linea ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione, suscitando l’ira dei torinesi che, grazie a lui, hanno trovato la forza di scendere in piazza. Dopo un’attenta analisi costi-benefici possiamo tranquilla­mente affermare che Toninelli è il ministro dell’inadeguate­zza.

COMPIE BLITZ DEVASTANTI: HA CHIUSO I PORTIALLEO­NGCON UN COMUNICATO E DECAPITATO I VERTICI DELLE FERROVIE

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