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EDITORIALE

SCRIVE UNA LETTRICE: NON VOGLIAMO SORPRESE CAFONE DAI NOSTRI INNAMORATI. E ALLORA ...

- Direttore responsabi­le Umberto Brindani

di Umberto Brindani

Un paio di numeri fa ho pubblicato un editoriale intitolato «Un meteorite d’amore», in cui magnificav­o, con un pizzico d’invidia, certi gesti romantici di uomini innamorati capaci di sorprender­e la propria donna. Si trattava diVittorio­Garrone e Christophe­r Robinson, fidanzati rispettiva­mente di Antonella Clerici e Amanda Knox. Ebbene, la lettrice Elisabetta mi ha scritto una lunga lettera carina, divertente ma anche controcorr­ente. Eccone alcuni estratti.

« Leggendo, come di consueto, il suo editoriale per primo, perché trovo sempre spunti per riflettere sulla realtà che talvolta mi sfugge, ho letto la letterina bucolica, quasi natalizia, piena buoni propositi per l’anno nuovo, tra cui il tuffarsi nudi da un pontile e accoccolar­si davanti al camino ad assaporare il gusto di famiglia… Cose che sanno di ridicolo. E se mai un mio innamorato mi avesse fatto scoppiare una specie di bomba in giardino, spedendomi al pronto soccorso per lo spavento, una volta tornata a casa e inme l’avrei eliminato da qualsiasi pensiero amoroso, con la forte tentazione di farlo anche fisicament­e. Vedere baldi giovani che all’improvviso, come colpiti da un proiettile vagante, crollano in ginocchio inmezzo alla strada per chiedere alla ragazza di sposarli a me fa raggriccia­re anche il cervello. Ma possibile che siamo diventati così globalment­e cafoni? Queste ragazze che vogliono essere “stupite”, che sono state cresciute da madri femministe, come possono commuovers­i per chi urla un “vuoi sposarmi?” dalla cima dell’Himalaya o boccheggia­ndo come un brutto pesce da qualche abisso marino, e non si commuovono vedendo il cielo che cambia colore, non sentono il profumo della pioggia estiva che ti fa pensare a un Dio creatore. Oppure non piangono per la sofferenza altrui, ma lo fanno se non possono avere la borsa allamoda… Queste benedette ragazze non saranno loro a costringer­e gli uomini a comportasi come deficienti? E questi ragazzi che sembra ti vogliano proteggere per la vita come possono poi diventare torturator­i e assassini? Sembra di essere tornati al Medioevo (alla faccia delle madri femministe) quando la donna era considerat­a un essere così fragile da dover essere protetta anche da se stessa. Caro direttore, lei con la solita garbata ironia ha parlato di invidia del maschio che, per la fortuna della maggioranz­a delle donne, non ama la platea. Di sposarsi si decide in due, magari guardandos­i negli occhi al calduccio sotto le coperte. Non c’è chi chiede, tendendo una scatoletta di gioielleri­a, e chi accetta. Purtoppo poi, generalmen­te, anche i nostri matrimoni sono finiti, ma perlomeno non ci siamo resi ridicoli ai nostri stessi disincanta­ti occhi. Sa di cosa ho davvero paura? Del sovvertime­nto dei valori, e soltanto perché non riesco a farmi capire».

Eh be’, cara Elisabetta, a parte che sa farsi capire benissimo, in realtà è lei che sovverte i miei, di valori. Ma si rende conto? Io invidio uomini che con una lettera (o un meteorite, vabbè) proclamano il loro amore immenso, io che invece non ne sono capace, e lei mi dice che così loro si rendono ridicoli? Che se io l’avessi fatto con lei, mi avrebbe «eliminato da qualsiasi pensiero amoroso»? Eppure, stando ai fatti, non risulta che le due donne oggetto di cotanta sorpresa si siano stizzite o arrabbiate. Anzi! E allora chi ha ragione? Non è che senza volerlo lei mi ha fornito un comodo alibi?

Sa come siamo fatti noi maschi. Quando avete un problema, noi cerchiamo la soluzione, senza capire che invece voi volete soprattutt­o condivider­lo. E in materia d’amore, noi ( per la precisione: la maggior parte di noi) non desideriam­o altro che un bel manuale di istruzioni. Ma non per questo vi amiamo di meno, o meno intensamen­te. Solo, siamo un po’ più lineari, mentre voi, come canta Fiorella Mannoia, siete «dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate». E quindi adesso mi hamandato in confusione. O forse, anche questo senza volerlo, mi ha dato lei la soluzione: nessuna pacchianat­a, niente meteoriti, ma tanti piccoli chicchi di grandine di attenzioni quotidiane. Giusto?

 ??  ?? Amanda Knox, 31, con il tablet che contiene la proposta di matrimonio, fattole recapitare dal fidanzato Christophe­r Robinson attraverso un fintometeo­rite piombato in giardino.
Amanda Knox, 31, con il tablet che contiene la proposta di matrimonio, fattole recapitare dal fidanzato Christophe­r Robinson attraverso un fintometeo­rite piombato in giardino.
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