La nostra salute Il male si sposta: è la grande sfida
PROFESSORE, CHE COSA STAFACENDO LA SCIENZA PER IL TUMORE AL SENO METASTATICO? SE NE PARLA ANCORA TROPPO POCO… Cara Gabriella, le metastasi sono la vera sfida che affronta ogni giorno la ricerca contro il cancro. Il trattamento locale del tumore primitivo è infatti relativamente semplice. Quello al seno in particolare viene rimosso con un piccolo intervento chirurgico, spesso conservativo. Il problema vero nasce quando la malattia si diffonde ad altre parti del corpo non più aggredibili chirurgicamente o con la radioterapia. Fino a pochi anni fa la sorte era purtroppo segnata. Oggi, grazie ai progressi della ricerca, siamo in grado di controllare la malattia metastatica molto a lungo, per anni e anni, oltretutto con terapie che consentono una qualità di vita praticamente normale. Le cellule tumorali che originano dal tumore primitivo possono raggiungere diverse sedi con il circolo sanguigno e colonizzare altri organi: scheletro, fegato, polmoni, cervello. E in queste localizzazioni il tumore può anche mutare. Per questo è spesso opportuno effettuare una biopsia per verificare le caratteristiche biologiche e impostare una terapiamirata, per massimizzare i benefici e ridurre gli effetti collaterali. Oggi, come raccontiamo quotidianamente con il progetto Pink
is Good di Fondazione Veronesi, sono sempre di più le donne con tumore al seno metastatico che sopravvivono a distanza di anni. La ricerca ha fatto passi avanti da gigante e il cancro, quando non si può sconfiggere, può essere cronicizzato.