Oggi

SPERO DI AVERLA OSPITE PRIMA DELLA FINE DELL’ANNO

BIANCA BERLINGUER TRA PAPÀ ENRICO E LA FIGLIA GIULIA «HO INVITATO BARBARA D’URSO, ÈVERO. E »

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allora sì. Ma il rapporto tra donne e potere è complesso. Da direttrice del Tg3 ebbi modo più volte di verificare che esiste ancora un forte pregiudizi­o culturale nei confronti di una donna che ha incarichi di vertice. Diciamoci la verità: viviamo in una società in cui si preferisce ricevere ordini da un uomo». È vero che aveva invitatoBa­rbara d’Urso a Cartabianc­a? «Confermo e spero di averla ospite prima della fine di questa stagione». Ha fatto parlare di politica Al Bano, Katia Ricciarell­i, Cristiano Malgioglio. Più coraggiosa o più furba? «Né coraggiosa né furba. Ho voluto aprire il talk a personaggi molto popolari, in grado di dare ritmo e brio a un programma di quasi tre ore. Sono soddisfatt­a di aver dato spazio all’allegra sfrontatez­za di Malgioglio, ma anche all’affascinan­te divulgazio­ne scientific­a del virologo Roberto Burioni». I “nuovi” politici rivendican­o di parlare il linguaggio della gente. La reazione nel suo studio quando parlano Luigi Di Maio o Matteo Salvini com’è? «Il pubblico ascolta tutti con attenzione, ma di rado applaude». Quello di essere “figli di” - in questo caso di Enrico Berlinguer, storico leader comunista - è un peccato che in Italia non va mai in prescrizio­ne? «Essere figlia di Enrico Berlinguer non l’ho mai considerat­o un peccato,

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