Oggi

Ricordando Frizzi di L. Capritti

«Fabrizio mi ha aiutato»

- Di Lavinia Capritti

Forse è un’impression­e o forse è la verità: la voce diPaolo Storchi, archeologo precario, sembra incrinarsi­mentre parladiFab­rizio Frizzi e lo ringrazia. Frizzi, già: l’11 gennaio 2018 Storchi vinceva 10mila euro all’Eredità. E oggi, eccolo qui che con voce commossa, e nello stesso tempo umanamente entusiasta, racconta di aver scoperto il teatro diPella, inGrecia, dove Euripide (per intenderci l’autore della Medea che per vendicarsi del marito Giasone uccise i figli) rappresent­ò la sua ultima tragedia. Questi sono i fatti, per carità importanti per la storia greca e forse per la storia dell’umanità, ma dietro ai fatti c’è una vicenda speciale. Quella di Storchi, che si intreccia con quella di Frizzi per una delle sliding doors della vita. Racconta Storchi (un curriculum che a leggerlo si impiega ore e un grande amore per il cane Benny): «Sembrerà un dettaglio ma la prima cosa che mi ha colpito di Frizzi era la statura, guardandol­o da casa non sembrava ma era un gigante, un gigante buono». Aggiunge Storchi: «Quando mi sono ritrovato in tv ero agitato, ma gli altri concorrent­i mi hanno detto di stare tranquillo, che Frizzimi avrebbemes­so a mio agio. Ed è stato così. Fabrizio si presentava a tutti noi, ci dava una pacca sulla spalla, voleva conoscerci». Frizzi, rientrato a L’eredità dopo la lunga assenza seguita all’ischemia cerebrale che l’aveva costretto a un ricovero in ospedale, e di certo angosciato per la propria salute, con la solita empatia, riuscì a tranquilli­zzare Paolo, a dirgli: «Fai un lavoro bellissimo, non devi mollare». Carlotta Mantovan e Stella Frizzi avranno anche questo ricordo per sentirsi orgogliose delmarito e del padre, scomparso il 26 marzo.

TROVATO CON GOOGLE

Ricorda ancora Paolo (ed è qui che la sua voce sembra incrinarsi): «Sapevamo che aveva avuto un malore, ma credevamo fosse guarito. A guardarlo sembrava stesse bene. Sento di avere un grande debito di gratitudin­e perché stavo per arrendermi». In quel gennaio, Storchi utilizzò metà della vincita per finanziare un progetto di ricerca che ha consentito scoprire una strada romana presso la città di Tannetum, in provincia di Reggio Emilia. E ora Storchi ci dice: «Non ho mai pensato di usarli in altro modo, anche se ho una Lancia Musa del 2005 e sarebbe ora di cambiarla». Subito dopo si dedicò al luogo dove sorgeva il teatro di Pella che si cercava dal ’700. «L’ho localizzat­o con Google Earth », spiega felice di aver aggiunto questa scoperta a quella di Tannetum e a quella dell’anfiteatro di Palermo. E ora? Single - in quanto il mestiere di archeologo non è facile «ma le pretendent­i non mancano», precisa - Paolo sta pensando di emigrare pur di continuare a fare il mestiere che ama. Perché, ed è l’ultimo dei perché che spiega, Fabrizio non gli ha regalato 10 mila euro e neppure l’ha solo incoraggia­to a scoprire il teatro di Pella, ma gli ha fatto un regalo più importante: la convinzion­e non mollare mai.

 ??  ?? FELICE TRA GLI SCAVI Sopra, Paolo Storchi, 34 anni, durante uno scavo. A sinistra, all’Eredità, condotta da Fabrizio Frizzi (nel tondo, morto nel 2018).
FELICE TRA GLI SCAVI Sopra, Paolo Storchi, 34 anni, durante uno scavo. A sinistra, all’Eredità, condotta da Fabrizio Frizzi (nel tondo, morto nel 2018).

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