ALESSANDRA GRAZIOTTIN
POSSONO PREDISPORRE ALLA VAGINITE DACANDIDA, ANCORADIPIÙSESI HAFAMILIARITÀCON ILDIABETE
STILI DI VITA INAPPROPRIATI
« Ho 30 anni e da dieci soffro di vaginiti da Candida, sempre più frequenti e di dolore ai rapporti. Mia madre è diabetica da qualche anno, ma io no. Lamia dottoressa, però, mi ha detto di eliminare gli zuccheri. È corretto? Perché dovrei evitarli? E come posso eliminare questa bestiaccia che mi fa impazzire? »
Genti le Lucrezia, la vaginite recidivante da Candida dipende da molti fattori, traiquali l’alimentazione con eccesso di zuccheri. Ancor più se si ha familiarità per il diabete. Lei ha probabilmente ereditato i geni chepredispongono al diabete (sono più di 50), anche se non lo ha ancoramanifestato inmodo evidente. Tuttavia potrebbe già avere livelli di glicemiaai limiti superiori dellanorma e un inadeguato utilizzo dell’ insulina. Questa predisposizione dà spesso il primo segno di sé con il diabete in gravidanza (” ge stazionale ”) e in menopausa. La vulnerabilità alle vaginitida Candida è già un campanello
d’allarme. Giustamente la sua dottoressa le ha consigliato di ridurre/ eliminare glucosio e saccarosio. Una ricerca che stiamo conducendo in Italia sul dolore vulvare e sul dolore nei rapporti su più di 1.200 donne, grazie alla Fondazione per la cura del dolore nella donna - Onlus, alla Associazione italiana Vulvodinia e a molti colleghi, ha mostrato come la Candida causi questi sintomi nel 28% delle donne. Non solo: mentre la prevalenza del diabeteinItalia, finoai 65anni, è del5,4%, inquestepazienti la familiarità è dell’8%. Ciò conferma che l’alimentazioneèunfattorecriticoecheridurreglizuccherièfondamentale se si vuol guarire. È buona regola ridurre anche i cibi lievitati (pane, pizza, crackers, biscotti etc). Attenzione: tutti abbiamolaCandida come innocuo “commensale” sulle nostre mucose, sulla cute e nell’intestino. Diventa aggressiva quando passa dalla forma silente (“spora”) a quella vegetativa (“ifa”), in risposta agli antibiotici, agli estrogeni, a stili di vita inappropriati, tra cui, appunto l’eccessodi zuccheri. L’obiettivonon èquindieliminarla(cosaimpossibile), matenerla buona, silente e innocua.