Papa Francesco Lo criticano ma lui va avanti
IL SINODO PAN AMAZZONICO APRE AL SACERDOZIO PER UOMINI GIÀ SPOSATI E A NUOVI INCARICHI PER LE DONNE. E BER GO GLI O DEVE DIFENDERSI DAGLI ATTACCHIDEGLI AVVERSARI. INCURIAENEGLIUSA
Settimane di passione per papa Francesco. Prima il «rischio crac» in Vaticano, annunciato da scoop giornalistici: dalle inchieste dell’Espresso sulle finanze “allegre” della Segreteria di Stato, al libro di Gianluigi Nuzzi Giudizio Universale: la battaglia finale di Papa Francesco per salvare la Chiesa dal fallimento, un saggio-denuncia fondato su «oltre 3 mila documenti riservati e finora mai divulgati» che fanno emergere la mala gestione dei conti vaticani, all’ombra di tre banche dalla contabilità misteriosa. E adesso le conclusioni del Sinodo sull’Amazzonia, con proposte che agitano i conservatori anti-Bergoglio. Prima: quella di ordinare preti (in casi particolari) anche uomini sposati «per sostenere la vita della comunità e la celebrazione dei sacramenti nelle zone più remote della regione amazzonica». Non solo “viri probati”, ma anche persone più giovani. E la richiesta di approfondire il tema del diaconato femminile, sul quale sta già lavorando la commissione convocata da Francesco nel 2016. Sarà papa Francesco a tirare le fila, con un’Esortazione post sinodale che potrebbe arrivare prima di fine anno. L’ala conservatrice cattolica è in subbuglio. Siamo davvero a rischio scisma? Il cardinale tedesco Walter Kasper, amico di Francesco, assicura: «Il Papa non ha paura dello scisma. E non credo che ci sarà. Coloro che causano paure sono piccoli gruppi apertamente contro il Papa. Ma sono pochi, pochissimi, anche se fanno molto rumore».
«NON AMANO NESSUNO E CREDONO DI AMARE DIO»
Proprio a costoro è sembrato riferirsi Francesco, durante l’omelia a San Pietro domenica a conclusione del Sinodo: c’è sempre un gruppo di cristiani ai quali piace osservare secondo la logica del «ha vinto una parte o l’altra», ha dettoBergoglio. «Essi non hanno alcun coraggio temporale di essere nel mondo, credono di essere di Dio (...) Poiché non amano nessuno, credono di amare Dio». Chiamatela, se volete, correzione fraterna. Intanto gli avversari affilano le armi. Lo conferma Monsignor Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga. L’honduregno (che guida la commissione C9 per riformare la curia di Roma), su Repubblica smentisce il rischio crac ma avverte che i nemici di Francesco si muovono dentro e fuori le mura leonine. E punta il dito contro tanti vescovi statunitensi che non hanno