GiorgiaMeloni, che ascesa!
FACEVA LA BABY SITTER ALLA FIGLIA DI FIORELLO. EOGGI, DOPO POCHI ANNI, STA PORTANDO FRATELLI D’ ITALIA AI VERTICI DELLA POLITICA ITALIANA. ECCO COME HA FATTO
Francesco Merlo ha scritto su Repubblica un implacabile articolo contro Giorgia
Meloni. Ecco un brano tanto per capirne la spietatezza. «Sin da bambina ha vissuto di politica, ed è stata allevata come “politica di professione” tra Rauti e Fini. Li ha traditi entrambi perché “sono una che non simette mai a cuccia”.
Verso Fini non ha gratitudine: “Tra le ipotesi in campo, quella che si sia rovinato per amore è la più dignitosa”. Dio, patria e famiglia, i crocifissi e le scuole cattoliche, la guerra ai gay, ai gender, l’uscita dall’Europa Giorgia è un’estremista naturalmente di destra che considera Berlusconi (la chiamava “la piccolina”) la sbandata più liberale della sua vita». Preannunciando querela, la Meloni ha replicato: «Chissà se chi ha scritto l’articolo si è accorto che nel pezzo sono presenti tutti gli ingredienti per una deriva autoritaria e liberticida: la denigrazione e delegittimazione indiscriminata di intere fasce della popolazione, la demonizzazione personale dell’avversario politico, lo scientifico ricorso alla menzogna, perfino il malcelato avvertimento - degno degli agenti della Stasi - nei confronti dei personaggi del mondo dello spettacolo che hanno avuto l’ardire di esprimere, fuori da ogni contesto di natura politica, semplice simpatia umana nei miei confronti».
Al di là delle polemiche personali, da dove nasce questa irresistibile ascesa della Meloni? Nata alla Camilluccia, quartiere del ricco ceto della Capitale, ma cresciuta alla Garbatella, Meloni
(a 15 anni era già iscritta al Fronte della Gioventù) interpreta una destra popolana e popolare, offrendo il modello di politica “genuina” e soprattutto anti-casta. Una giovinezza non solo primavera di bellezzama anche di lotte alla testa di cortei di militanti. Unica parentesi umana: l’aver fatto da baby sitter a Olivia, la figlia di Fiorello.
Meloni non rifiuta mai un dibattito tv, la sua arma principale è attaccare gli avversari, ma anche i camerati. Ne sa qualcosa Fini che la piazzò, nello sconcerto generale, sulla poltrona della vicepresidenza di Montecitorio. Quando si consumò lo strappo con Berlusconi lei non ci pensò due volte ad abbandonare l’ex leader di An. Dal 1998 organizza la festa di Atreju (Atreju è uno dei protagonisti del romanzo La storia infinita diMichael Ende), l’incontro giovanile della destra, ora festa ufficiale di Fratelli d’Italia.
È diventata capo del partito spinta da una determinazione ferrea, ma aiutata moltissimo dall’autocombustione dei suoi leader: Fini, Storace, La Russa…
Il più bravo era Guido Crosetto ma ha preferito occuparsi d’altro.
LA SUA ARMA PRINCIPALE È NON SOLO ATTACCARE GLI AVVERSARI, MA ANCHE I CAMERATI