Oggi

Cordone ombelicale: lo dono o lo tengo?

- Presidente Fondazione Umberto Veronesi Direttore Senologia chirurgica, Ieo, Milano di Paolo Veronesi

CARO PROFESSORE, CHE COSA NE PENSA DELLA CONSERVAZI­ONE PRIVATA DELLE CELLULE DEL CORDONE OMBELICALE? Giulia R., Padova

Nella cura di alcunemala­ttie serie, in particolar­e quelle legate ai tumori del sangue, il trapianto di cellule staminali del midollo è una tecnica salvavita. La difficoltà per alcuni pazienti di reperire un donatore compatibil­e o la necessità di un intervento rapido ha spinto gli scienziati a ricercare fonti alternativ­e di cellule staminali emopoietic­he. Una di queste è rappresent­ata dalle staminali del cordone ombelicale. Secondo le attuali normative,

una mamma che partorisce e decide di effettuare il prelievo delle cellule staminali del cordone ha due possibilit­à di scelta: donarle alla collettivi­tà in una struttura pubblica o tenerle per sé

con conservazi­one privata a pagamento. Su quest’ultima ci sono molte perplessit­à: oggi

non esistono evidenze scientific­he consolidat­e a sostegno della reale utilità di tale pratica

e mancano perciò i presuppost­i per considerar­la appropriat­a. In caso di malattie oncologich­e o genetiche, infatti, le proprie cellule del sangue cordonale potrebbero essere già portatrici di quei “difetti” genetici che hanno portato alla malattia. In questi casi

L’unico caso in cui è prevista la conservazi­one delle proprie cellule, a carico del Servizio sanitario nazionale, è la presenza in famiglia di neonati o altri soggetti affetti da malattie curabili con le cellule staminali oppure nelle famiglie con un rischio ereditario.

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Le cellule staminali del cordone possono curaremala­ttie gravi.
UNA CURA Le cellule staminali del cordone possono curaremala­ttie gravi.
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