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DUPLICE ESPOSIZIONE PER IL GRANDEMAESTRO DEL RINASCIMENTO ITALIANO
Pittore e architetto, disegnatore e inventore di apparati scenici, urbanista e costruttore. Insomma, un vero genio del Rinascimento, Giulio Romano, capace di trasformare Mantova, dove visse e lavorò alla corte dei Gonzaga per oltre vent’anni (dal 1524 fino alla morte), in una città da ammirare.
Per questo Mantova gli dedica non una, ma due mostre, visibili fino al 6 gennaio 2020, a Palazzo Ducale e Palazzo Te.
Con nuova e stravagante maniera
( www.ducalemantova.org) è il titolo della prima che vuole raccontare, negli spazi del Palazzo Ducale, la figura di Giulio Romano e la sua “nuova maniera” di fare arte. Si percorre così la carriera dell’allievo prediletto di Raffaello attraverso i suoi disegni, primo step per opere di tutti i generi, dalle facciate di palazzi alle pale d’altare, dai dipinti profani agli oggetti di uso comune. Molti dei disegni e dei cartoni sono prestati dal Louvre, dall’Albertina di Vienna, dal Victoria & Albert Museum di Londra, per la prima volta in Italia. La mostra di Palazzo Te, Giulio Romano. Arte e Desiderio ( www. giulioromanomantova.it), invece, concentra la sua attenzione sul tema dell’erotismo svolto dall’artista e da molti suoi colleghi (Michelangelo e Correggio, tra gli altri) in opere che spaziano dai disegni ai dipinti, dalle sculture alle incisioni, dalle maioliche agli arazzi. Soggetti amorosi, immagini a luci rosse, affreschi e dipinti che ornavano (e ornano ancora) le sale del buen retiro dei Gonzaga.