Benessere Il vero e il falso sui mancini
BARACK OBAMA, 58 L’L’ultimoltimo dei mancini alla Casa Bianca. CHI SCRIVE CONLAMANOSINISTRAÈPIÙCREATIVO, MA M NON PIÙ INTELLIGENTE. PUÒAVEREDIFFICOLTÀ A IMPPARARE A USARELAPENNA, PERÒNONVACORRETTO Anche la diva fa parte della squadra.
Vostro figlio afferra pennarelli e matite con la mano sinistra e ciò vi preoccupa? Tranquilli, è in ottima compagnia: Barack Obama eBill Clinton, LeonardodaVinci e Valentino Rossi, Angelina Jolie, Robert De Niro, Lady Gaga, Nicole Kidman e Tom Cruise sono tutti felicemente mancini. E questacondizione, chefino a non moltotempofa era trattata come un vizio da correggere e condannava i mancini come “diversi” (si pensi alle espressioni “tiromancino” oall’indicare un incidente come “sinistro”), non ha impedito loro di diventare ricchi, famosi e di successo. Certo: non tutti i mancini hanno queste fortune, ma gli esperti di neuroscienza oggi concordano nel ritenere che essere tali, e quindi
avere l’emisfero destro del cervello più “attivo”, possa essere una risorsa
anziché uno svantaggio. Così, per sfatare i falsimiti sulla “mano del diavolo”, abbiamo chiesto aiuto
Dario Grossi,
a neurologo docente di Neuropsicologia al dipartimento di Psicologia della II Università della Campania Luigi Vanvitelli.
CORREGGERE LA TENDENZA A USARE LA SINISTRA PUÒ FACILITARE LA VITA
È vero che il mondo è costruito a misura di destrimani e laquotidianitàpuòesserea volte complicata, per esempio quando si trattadiallacciareunazip, aprireuna maniglia, usare l’apriscatole, le forbici, il righello, i tavolini dasedia o impararea suonare la chitarra. Ma, oltre ad avere a disposizione sempre più utensili ad hoc, da molti decenni (grazie all’invenzione della biro) non si rischia di sporcare il foglio passando la mano sulle lettere scritte con penna o stilografica. Gli studi condotti a partire dagliAnni 70, inoltre, hanno dimostrato che scrivere con lasinistranonèun’anomalia.
Eche il tentativo di correzione, anche con metodicoercitivi, inducevadeficitcognitivi,
come disorientamenti destra/ sinistra e dislessia.
MOLTI ARTISTI SONO MANCINI
Secondo alcuni studi, i mancini, che rappresentano circa il 15% della popolazione mondiale,
sono più creativi e intelligenti:
l’emisfero destro del loro cervelloèpiùsviluppato, perchéèpiù sfruttato, visto che utilizzano di più tutta la parte sinistra del corpo, non solo la mano. Ecco spiegato, quindi, l’alto numero di mancini tra gli artisti, che forse trovano proprio in questa condizione l’estro che li ispira.
CHI SCRIVE CON LA SINISTRA HA MIGLIORE PARLANTINA
Quando parlano, i destrimani usano solo l’emisfero sinistro, abitualmente de
putato al linguaggio, mentre i mancini anche il destro. Un’altra marcia in più dei mancini?
Sono più telegenici quandousano il linguaggiodeigesti:
le persone inconsciamente associano quelli compiuti con la mano destra al “bene” e quelli della mano sinistra al “male”. Ma le immagini riflesse dalla tv invertono le parti. Chi sostiene questa ipotesi spiega così persino il successo dei mancini tra i presidenti americani: negli Usa, il dibattito in video tra i candidati gioca un ruolo per la vittoria.
I MANCINI HANNO UNA MARCIA IN PIÙ NELLO SPORT
Anche se inizialmente possono avere difficoltà nell’apprendimento delle tecniche di allenamento, i mancini possono contare sull’effetto sorpresa nei confronti dell’avversario destrimane: si pensi al tennisoallascherma. Al punto che, nell’antichità, in Oriente spesso le guardie del corpo dei re venivano scelte tra i mancini proprio per questa maggiore abilità.
Il mancinismo non coinvolge solo le mani, ma anche i piedi:
ricordiamo alcuni tra i più grandi calciatori del mondo, come Diego ArmandoMaradona, LionelMessi, Gigi Riva, Roberto Carlos.
CHI È MANCINO LO È IN TOTO
Mancini si nasce: è una questione genetica, tanto che esistono intere famiglie che usano prevalentemente la mano sinistra. Ma ci sono anchedestrimanifigli di genitori entrambimancini emancini parziali, persone che hanno solo qualcheprestazionemotoria a sinistra, per esempiounapreferenzaoculareodella gamba. Ci sono anche i “mancinelli”, cioè coloro che sono tendenzialmente mancini, ma che nel corso degli anni finiscono per preferire l’utilizzo della destra o diventano ambidestri, cioè capaci di fare le stesse azioni o azioni diverseconleduemani. Anchequesta eraunaqualitàapprezzatanelmestiere delle armi: la capacità di passarsi la spada da unamanoall’altra, disorientando totalmente il nemico.
I “MANCINELLI” VANNOAIUTATI ADECIDEREDACHE PARTE STARE
Un mancino radicale non si correggerà mai, mentre il bambino “indeciso” va aiutato, cercando di individuare le preferenze, a scegliere la mano dominante, che corrisponde anche a una dominanza dell’emisfero cerebrale: questo rende piùefficienti anche altre funzioni cognitive, come l’orientamento nello spazio, la capacità di non perdersi in una zona sconosciuta, la certezza nel distinguere destra e sinistra. In genere, la scelta avviene spontaneamente ma, se i genitori notano un eccesso di confusione nei gesti e particolari difficoltà nell’apprenderli (per esempio a mangiare o a bere da soli), si può chiedere aiuto a un neuropsicologo:
esistono appositi test per individuare la tendenza dominante
e regolarsi di conseguenza quando si insegna al bambino a scrivere, ad allacciarsi le scarpe, a indossare l’orologio, a lavarsi i denti e così via, senza forzature eccessive e senza repressione, ma collaborando con il piccolo “indeciso”.
TRA I DESTRIMANI NON POSSONO ESSERCI GENI
I geni mancini sarebbero stati tali anche se fossero
nati destrimani: non ci sono differenze nella capacità di appren
dimento. Chi usa la sinistrapuò avere qualche difficoltà quando impara a scrivere, tanto che lo fa tenendo lapenna in pugno per adeguarsi alla scrittura da sinistra verso destra. La quantità di persone con qualità intellettive eccellenti, va detto, è equamente distribuita tra mancini, destrimani e ambidestri. Per fortuna.