Antonella Clerici Felice dice a Oggi: «Ricominciodai bambini» di Sabina Donadio
LA CONDUTTRICE, DOPO UN INGIUSTO STOP, TORNA SU RAI 1 CON IL MITICO PROGRAMMA. «È BELLO RIPARTIRE DAI PICCOLI, TI PROIETTANO IN AVANTI», DICE. E RIVELA: «CERCO TRASMISSIONI LEGATE AI SENTIMENTI E CHE MI RISPECCHINO APPIENO»
La piccola Gemma dai tratti orientali e la lingua affilata è un fiume in piena, Thomas è vagamente intimorito, mentre Greta sembra essere perfettamente a suo agio. Tre bambini molto graziosi fanno compagnia ad Antonella Clerici sul set fotografico di questa storia di copertina, facendole domande a raffica su tutto e tutti: colpisce la spontaneità con cui lei si rivolge ai tre piccoli, l’immediatezza con cui rende per loro ogni argomento semplice e gioioso. I bimbi la seguono ipnotizzati dai suoi abiti colorati nella suite imperiale che si affaccia a 360 gradi sulla Città eterna, che l’hotel Baglioni di via Veneto ha messo a disposizione per la signora della tv. Per lei solo il meglio, e questo sembra essere il mantra dell’intera giornata. Perché la Clerici piace alla gente, a prescindere dallo spazio che occupa in tv, e piace proprioper quel suo essere allaportata di tutti. Grandi e piccoli. E proprio con loro, i piccoli, la rivedremo inonda il4, il5, il 6 dicembre (il 7 presenteràpoi la finale con CarloConti), dopo uno stra
LA FACCIA CE LA METTO IO, DIFFICILMENTE MI LASCERÒ CONVINCERE ANCORA A FARE COSE DI CUI NON SONO CONVINTA
nodefenestramento televisivo, cheperò pare abbia avuto il pregio di regalarle una nuova linfa, davvero impossibile da non notare per chiunque la conosca.
Dunque, Zecchino d’Oro, sia! Che cosa è questo programma per lei?
«È un ricominciare. Un ripartire propriodai bambini che sono stati sempre una costante importante dellamia vita. Anche nel mio lavoro. Quando ero incinta diMaelle rimasi a casa perché l’aspettavo, ritornai in onda con i bambini di Ti lascio una canzone. Oggi ricomincio, dopo uno stop inspiegabile, di nuovo dai piccoli: i bambini ti proiettano giocoforza in avanti. Sono il nostro futuro. In un mondo dove si sente di tutto, i bambini dello Zecchino sono puri e liberi». È una trasmissione senza copione proprio perché con loro sarebbe impossibile: gli spunti sono loro a darli. Mica facile televisivamente...
«Dopo trent’anni penso di saperla fare un po’ di tv. Amo le trasmissioni dove a guidarti è la pancia. Farò un balletto con i bimbi ogni puntata, travestendomi con loro, e festeggerò anche il mio compleanno proprio con i bimbi dello Zecchino e i frati dell’Antoniano. Mi piace l’aspetto ludico, ma anchequello sociale legato alla raccolta fondi che ha questo programma e son sicura che festeggerò nel posto giusto, accanto alle persone giuste. Chissà che non sia l’inizio di una nuova collaborazione con l’Antoniano».
Che cosa intende? «Mi piacerebbe, non so quando, non so dove, riprendere un po’ il mondo di Ti lascio una canzone, dove ad avere la scena sono i piccoli talenti. Oggi ci sono due trasmissioni davvero attuali che vorrei fare. La prima, con i bambini che cantano senza competizione, in maniera sana e divertente. E la seconda legata ai sentimenti, dove proporrei contenuti valoriali».
Mi pare che ogni suo programma abbia avuto questa chiave. «Io sono così, ho sempre cercato di fare nelle mie trasmissioni cose che
mi somigliassero».
Lo ha detto lei stessa: una vita che fa tv e ora le tocca “ricominciare” come fosse una apparsa ieri.
«A me non dispiace affatto.
SALINI MI STIMA, AUSPICAUNMIO RITORNO, IO SONO QUI CHE ASPETTO Fabrizio Salini, 52 anni, direttore generale Rai.
LA DE SANTIS NON SI È FATTA PIÙ VIVA, CREDO SIA IN IMBARAZZO Teresa De Santis, 64 anni, direttore di Rai 1.
I cinesi dicono che ogni sette anni le persone rivoluzionano la propria vita. In fondo ricominciare piace sempre. Perché dopo un po’ mi stufo di avere le cose facili. E poi sono un po’ come l’Araba fenice: quando sei convinto di avermi fatta fuori, io rinasco».
Che dicono le stelle?
«Il mio astrologo mi ha confermato che il Sagittario viene da cinque anni terrificanti, di grande fatica, ma mi aspetta un periodo di gioia in cui mi riprenderò tutto ciò chemi è stato tolto.
Ma, astri a parte, so che i momenti di down servono per risalire. Questa cosa mi riempie talmente di vitalità ed energia che l’auguro a tutti. Penare per poi godere appieno».
Pare che la vogliano rimettere alla Prova del cuoco, che per lei ci siano nuove interessanti proposte.
«La direttrice di reteame non ha proposto proprio nulla. Girano tante voci, ma nessuno è ancora venuto da me: io sono un costo per la Rai, so che Salini che mi stima ed è certamente attento ai conti, auspica unmio ritorno, cosìmi è stato detto, ma sono qui che aspetto. Anche se una cosa l’ho bene in testa: la faccia in tv ce la metto io, difficilmentemi farò convincere ancora a fare cose di cui io per prima non sarò convinta, come invece è successo in passato». È stata arrendevole?
«Ho cercato di andare incontro alle esigenze di tutti. In futuro però dirò no a ciò che non condivido. Ho detto
tanti sì, per far dei favori ai produttori, per fare favori alla Rai, per fare dei favori agli autori e badando poco a me stessa. Oggi penso che semi venissero proposti progetti che nonmi piacciono, devo e voglio esser libera di poter dire no. Nonsono obbligata a fare programmi per forza e tantomeno quelli che ho già fatto».
Non spignatterà più? Che sacrilegio…
«Non ho mai nascosto che mi piacerebbe cucinare dalla mia casa nel bosco. Dopo che per tanti anni sono entrata nelle case degli italiani, vorrei portare loro dame. Ma non ho velleità. Mi piacerebbe fare i serali che ho in mente. Resto una persona disponibile, mica divento improvvisamente arrogante o spocchiosa!».
Ma Teresa De Santis non si è fatta davvero più viva con lei? «Sparita. Ma a parziale giustificazione, immagino ci sia un grave imbarazzo da parte sua. Però io la ringrazio, dico davvero. E lo penso perché devo a lei la grande opportunità che ho di resettare. Anche se confesso che lì per lì ci son rimasta malissimo. E dicomalissssiiimooo. Poi ho visto l’opportunità: venivo da 19 anni di lavoro forsennato, nei quali non mi sono mai risparmiata. E improvvisamente ho trovato il tempo. Recuperando affetti e dimensioni. Niente frenesie, niente stress, ma relax e lucidità di pensiero».
Ringraziarla mi pare eccessivo, ma certamente ha avuto senso. «Quello di fare punto e a capo. Il 6 dicembre compirò 57 anni e so quello che non voglio fare in televisione, avendo avuto il tempo finalmente di vederla, la tv. So con chi non voglio più lavorare e al contempo ho capito cosa voglio fare e con chi farlo. Lamia rinascita sarà fatta solo di persone che mi piacciono, creerò un gruppo di lavoro fedele nei secoli, e non accetterò più persone che nulla avevano a che fare con me».
Diceva mesi fa: «Non mi sono sentita supportata, ma sopportata».
«Come ogni artista, amo stare al centro dell’attenzione, ma anche quando non ci sei il rispetto lo pretendi. E se manca anche quello ne patisci. Arriva l’acredine e confesso di averla provata, ma ora sono davvero serena e la cosa traspare. Io sono piena di energie positive, avendo fatto il pieno di affetti, di natura, di animali. Se sto 48 ore a Roma, poi ho bisogno di tornare a casa a respirare l’aria pulita, bere il mio latte, mangiare le uova delle mie galline. Tornare nelmio bosco».
BucolicaClerici potrebbe essere un hastag da lanciare.
«La verità è che ho capito che a far le cose di corsa ci perdi sempre, soprattutto a una certa età. Serve coerenza in tutto, e la selettività è determinante».
Maelle cosa ha capito di questa sua fase?
«Un giorno mi ha detto che era contenta che la Rai mi avesse lasciata a casa, così potevo stare più con lei. Mi ha fatto ridere per come l’ha detto e poi ha aggiunto che si augurava che anche l’anno prossimo fosse così, salvo poi dire che però pensava non sarebbe successo. Allora le ho chiesto se volesse vedermi felice. Mi ha guardato e mi ha detto “ma tu lo sei!”. Ed è vero. Per me è stata una scoperta potermi dedicare totalmente a lei, vivendo la “normalità delle piccole cose”, rimanendo centrata in lei nel presente. Ero sempre “oltre”, in passato, a pensare a quello che avrei dovuto fare e dire in trasmissione “domani”, mentre ho scoperto il “qui e ora”. Una dimensione che scalda il cuore e fa star bene».