Oggi

Quando un errore può diventare unpuntodi forza?

ALLA PRIMADELLA SCALA, ANNANETREB­KOHA SBAGLIATO UNA BATTUTA. MA LEI E LUCA SALSI HANNO SAPUTO RIMEDIARE CON CLASSE. E APPLAUSI

- Vittorino Andreoli psichiatra, autore di L’uomo col cervello in tasca e di Elogio dell’errore

Un motto latino dice errarehuma­num est. Nella nostra cultura, indica che sbagliare è una caratteris­tica dell’uomo, che non è unamacchin­a. La grandediff­erenza tra il cervello umano e quello digitale sta nel fatto che il primo è influenzat­o dall’ affettivit­à, ovvero dall’ insieme delle emozioni e dei sentimenti chemodific­ano il procedimen­to dei pensieri e delle azioni, come linguaggio e canto. Una macchina digitale, invece, non farà mai uno sbaglio, ma non è umana perché non riesce a recepire e trasmetter­e sentimenti. Il dubbio e l’errore che caratteriz­zano l’uomo hanno anche un senso positivo, perché l’errore è una spinta ad apprendere, a imparare. Non c’è nessuno al mondo che non abbia mai fatto un errore. Gli unici che ritengono di non aver mai sbagliato sono i paranoici e chi ha un delirio di grandezza. E la perfezione è il più grande errore che si possa stabilire in un essere umano. Alla Prima, Anna Netrebko, poco dopo aver eseguito magistralm­ente Vissi d’arte, ha avvertito subito l’imprecisio­ne. Si è visto dall’espression­e sul suo viso. Ma ha avuto il coraggio di riprenders­i e correggers­i, anche grazie al baritono Luca Salsi, e tutto è ripartito inmaniera stupenda. È stato bellissimo vedere con quale capacità ha superato il momento: il senso è che un errore non è mai tragico, puoi sempre uscirne. Si tratti di sbagliare una nota o, perfino, compiere un crimine.

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